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George Condo

Courtesy of Sprüth Magers. Photo: Stefan Ruiz

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George Condo

Courtesy of Sprüth Magers. Photo: Stefan Ruiz

George Condo cambia galleria: nuova rappresentanza congiunta per l’artista statunitense

Dopo anni di collaborazione con Hauser & Wirth, il pittore americano entra a far parte contemporaneamente delle scuderie di Sprüth Magers e Skarstedt confermando così i legami storici con entrambe le gallerie 

Monica Trigona

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George Condo ha scelto di essere rappresentato congiuntamente dalle gallerie Sprüth Magers e Skarstedt, segnando la fine del suo rapporto professionale con Hauser & Wirth, iniziato nel 2019. Per l’artista statunitense, celebre per i suoi ritratti visionari e per la sua abilità nel fondere riferimenti alla pittura classica e moderna, si tratta in realtà di un ritorno alle origini: aveva infatti collaborato con Monika Sprüth sin dagli anni Ottanta e con Per Skarstedt dal 2004 al 2019.

Nato nel 1957 a Concord, nel New Hampshire, George Condo è entrato rapidamente a far parte della scena artistica newyorkese, lavorando in particolare per lo studio di serigrafia di Andy Warhol. Successivamente si è trasferito a Colonia e poi a Parigi. Nel 1984 Condo espose per la prima volta alla Sprüth Magers, una tra le primissime mostre organizzate dalla galleria tedesca. Da allora, il pittore ha costruito una reputazione internazionale come una delle voci più originali della scena artistica contemporanea, capace di far convivere nei suoi lavori echi di Rembrandt, Picasso, Bacon e de Kooning. L’ultima esposizione di Condo con Hauser & Wirth si è tenuta tra gennaio e aprile di quest’anno, in una doppia sede tra SoHo e l’Upper East Side. Sul mercato rimane uno degli artisti più richiesti. Le sue opere da record sono state tutte aggiudicate da Christie’s: il suo primato assoluto risale al 2020, quando «Force Field» è stata venduta da Christie’s Hong Kong per 6,8 milioni di dollari. Già nel 2018, Christie’s New York aveva stabilito un precedente record con «Nude and Forms» (2014), battuta per 6,2 milioni di dollari. Più di recente, nel settembre 2024, Christie’s Hong Kong ha nuovamente firmato una vendita di punta con «Prescription for the Clinically Normal» (2012), ceduta per 6,2 milioni di dollari.

Le fiere internazionali d'altronde confermano la solidità del suo mercato: ad Art Basel Paris, Hauser & Wirth ha venduto opere come «Femme de Monaco» e «Multicolored Female Composition» per oltre 6 milioni complessivi, mentre Sprüth Magers ha ceduto tre lavori tra 1,2 e 1,8 milioni di dollari ciascuno.

Oltre ai risultati commerciali, Condo continua a ricevere ampio riconoscimento istituzionale. È attualmente protagonista di una grande retrospettiva al Musée d’Art Moderne de Paris, (aperta fino all’8 febbraio 2026) che raggruppa circa 80 dipinti, 110 disegni e una ventina di sculture e che mette in evidenza la ricchezza e la diversità della sua pratica artistica, dopo una serie di mostre in importanti siti internazionali come «HUMANOIDS» al Noureau Musee Narional de Monaco del 2023.

Monica Trigona, 10 novembre 2025 | © Riproduzione riservata

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