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Il nuovo direttore di Camera-Centro Italiano per la Fotografia ricorda l’amico e fotografo britannico recentemente scomparso, con qui ha fatto numerosi progetti, dal 1982 a oggi
- François Hébel
- 07 dicembre 2025
- 00’minuti di lettura
Martin Parr, «Blackpool, England», 1994
© Martin Parr / Magnum Photos
François Hébel: «Martin Parr ha “liberato” la fotografa documentaria»
Il nuovo direttore di Camera-Centro Italiano per la Fotografia ricorda l’amico e fotografo britannico recentemente scomparso, con qui ha fatto numerosi progetti, dal 1982 a oggi
- François Hébel
- 07 dicembre 2025
- 00’minuti di lettura
François Hébel
Leggi i suoi articoliFrançois Hébel, nuovo direttore artistico della torinese Camera-Centro Italiano per la Fotografia, autorevole personalità nel mondo internazionale della fotografia, ma soprattutto grande amico di Martin Parr, ha condiviso con «Il Giornale dell’Arte» un ricordo a seguito della recente scomparsa dell’artista britannico.
Martin Parr ha «liberato» la fotografa documentaria. Liberata dal bianco e nero, dall’unica missione di far vedere solo l’esotismo o la guerra. Ha avuto l’intuizione che si dovesse parlare della società dei consumi; ha capito per primo il cambiamento del turismo di massa e il sogno del lusso. È stato il primo a fare tutto questo con un grande senso dell’umorismo e grande riguardo per le persone fotografate. Ha «liberato» la fotografia dall’unico supporto tradizionale dei giornali e delle riviste, facendo libri (120), manifesti per le strade e perfino foto sui menù delle caffetterie delle autostrade.
Era un grande erudito della fotografia, un artista che s’interessava agli altri. A prova di ciò, il programma di Arles 2004 (di cui era ospite d’onore e curatore principale), i libri essenziali sulla storia della fotografia scritta attraverso i libri stessi, la sua enorme biblioteca depositata alla Tate Modern, e infine la sua Mpf-Martin Parr Foundation sponsorizzata da lui per promuovere la conoscenza della fotografia inglese. Camera farà prossimamente una mostra di questa collezione, per la prima volta fuori della Mpf.
A livello personale, perdo un grande amico con qui ho fatto tanti progetti, dal 1982 a oggi.