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Marta Minujín firma gli agrumi della sua installazione alla Florence Biennale

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Marta Minujín firma gli agrumi della sua installazione alla Florence Biennale

Firenze, 400 artisti per la Biennale di Arte contemporanea

Laura Lombardi

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Firenze. Fino al 25 ottobre è aperta alla Fortezza da Basso la Florence Biennale-Mostra Internazionale d’Arte Contemporanea di Firenze, giunta alla decima edizione.

La manifestazione, indipendente e autofinanziata mediante contributo dell’ente organizzatore, è diretta da Rolando Bellini e accoglie oltre 400 artisti da tutto il mondo, assegnando tre premi alla carriera per le diverse discipline: quest’anno il premio «Lorenzo il Magnifico» alla carriera va agli artisti Marta Minujín e Giampaolo Talani e al fotografo e regista Mario Carbone, autore di «Inquietudine» su Franco Angeli (1959) o di «Imponderabilia» (1977) sulla celebre performance di Marina Abramovic a Bologna, riproiettati per l’occasione.

Dell'argentina Minujín, oggi 74enne, troviamo invece riproposto in scala ridotta il suo happening in Messico del 1977, «Toronjas», durante il quale 20 persone posero migliaia di pompelmi in un quadrato disegnato sul pavimento di 10 metri per lato, intonando un canto che univa arte e natura; oggi, tra le proiezioni dei suoi psicocollage e immagini delle performance più significative dell’artista, sono 500 agrumi autografati, che i visitatori, domenica, potranno «prelevare».

In programma anche un riconoscimento all'artista iraniana Morehshin Allahyari, che ha ricostruito le statue distrutte ad Hatra e Ninive per mano dell'Isis grazie alla tecnologia delle stampanti 3D e, tra gli eventi, la mostra di Franca Pisani «Desdemona» al nuovo Palazzo di Giustizia, a Novoli.

L'happening «Toronjas» di Marta Minujín a Città del Messico (1977)

Marta Minujín firma gli agrumi della sua installazione alla Florence Biennale

Laura Lombardi, 20 ottobre 2015 | © Riproduzione riservata

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