Dopo gli spazi espositivi a Copenaghen e Pechino e presenze pop up alle Biennali di Venezia, il 3 novembre la Faurschou Foundation apre una sede di oltre mille metri quadrati in un ex magazzino nel quartiere di Greenpoint a Brooklyn.
La mostra inaugurale, «The Red Bean Grows in the South» (fino all’11 aprile), è una collettiva che esplora, tra gli altri, i temi del sogno e del desiderio (argomento quest’ultimo al centro di un poema cinese della dinastia Tang che dà il titolo alla rassegna).
Tra gli artisti chiamati a interpretarli, Ai Weiwei, Georg Baselitz, Louise Bourgeois, Cai Guo-Qiang, Tracey Emin, Anselm Kiefer, Paul McCarthy, Robert Rauschenberg e Danh Vo, presenti con opere di grande formato appartenenti perlopiù alla fondazione.
Quest’ultima, creata nel 2011 dal collezionista, consulente d’arte e filantropo danese Jens Faurschou (1960) ha l’obiettivo di favorire il dialogo e lo scambio interculturale tra Occidente e Oriente, in primis la Cina. Oltre alle mostre temporanee lo spazio di Greenpoint proporrà in permanenza opere della collezione. L’ingresso a tutte le sedi è gratuito.
Articoli precedenti
Un poeta e scrittore ha chiamato alcuni tra i più celebri attori del mondo a recitare i suoi versi dedicati all’arte del passato. Il Pugile a riposo, il Cristo morto di Mantegna e il san Sebastiano di Domenichino ora ci parlano
Il Mu.Zee di Ostenda apre le celebrazioni per i 75 anni della morte dell’artista belga con una mostra su un genere che costituisce un quarto della sua produzione
La tradizionale classifica delle personalità più influenti del 2023 stilata da 22 anni da ArtReview premia l’attivismo. Se nel 2021 a conquistare la vetta erano stati gli Nft, quest’anno ai primi 10 posti ci sono solo artisti
Ai piedi delle Dolomiti, tra i vigneti di Franciacorta e Toscana, a Mantova o sul mare pugliese: i cinque Land of Fashion Village si vestono a festa