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Demoni di carta

Luana De Micco

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Il Petit Palais propone sino al 17 gennaio il ciclo «Fantastique!» con due mostre dedicate alle stampe dell’Ottocento. In «Kuniyoshi (1797-1861), il demone dell’incisione» sono esposte le incisioni anticonformiste ed esuberanti del giapponese Utagawa Kuniyoshi, contemporaneo di Eugène Delacroix, che fu maestro di ukiyo-e, la stampa a blocchi di legno. Il percorso di circa 250 opere, molte delle quali arrivano dal Giappone, si apre con le illustrazioni dallo stile moderno di guerrieri e draghi, ma presenta anche le «bijin-ga», i più tradizionali ritratti di donne, e le «kodomo-e», immagini infantili ispirate alla vita quotidiana.

Le scene satiriche popolate da gatti e rospi antropomorfi hanno ispirato i disegnatori di manga. La seconda mostra, «La stampa visionaria, da Goya a Redon», presenta più di 170 fogli della collezione della Bibliothèque Nationale de France che raccontano l’universo dell’incubo, popolato da bestie fantastiche e mostri. Ci sono i grandi maestri, come Goya, Doré, Delacroix, Meyron, Redon, Rops, e nomi meno noti come Marcel Roux, Eugène Vila e Alphonse Legros. La cronologia della mostra è allargata al Cinque e Seicento, con «Melancholia I» di Albrecht Dürer, «La tentazione di sant’Antonio» di Jacques Callot, «Il Dottor Faust» di Rembrandt e le «Carceri» di Piranesi.

Luana De Micco, 10 dicembre 2015 | © Riproduzione riservata

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Demoni di carta | Luana De Micco

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