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Jenny Saville, Mirror

Sotheby’s

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Jenny Saville, Mirror

Sotheby’s

De Lempicka e Saville protagoniste da Sotheby’s: oltre 80 milioni a Londra

Nessun lotto gigantesco, ma una selezione ponderata di opere permette alla maison di battere un'asta senza picchi né patemi

Riccardo Deni

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Mentre la Londra degli incanti si appresta a indossare il proprio abito antico, quello delle cerimonie d'asta per gli old master, in vendita la prossima settimana, Sotheby's mette in scena l'ultimo grande spettacolo contemporaneo prima della pausa estiva. Che ci consegnerà, al suo termine, a settembre, l'asta della collezione Karpidas. Nella serata del 24 giugno, la maison ha venduto l'83% dei lotti che aveva in catalogo, raccogliendo un totale di 62,431,500 sterline / 83,970,368 dollari (stima 55.3 sterline - 81.2 milioni di dollari). Merito dell'aggiudicazione di un terzo dei lotti per un valore superiore alle sue stime. E soprattutto delle opere realizzate da artiste donne, che valgono il 30% del valore finale, oltre che il lotto di copertina dell'evento.

Si tratta di «La Belle Rafaëla» (1927) di Tamara de Lempicka, uno dei dipinti più noti dell’artista e considerato tra i vertici della sua produzione. Tanto che sul blocco di vendita è scattato fino a 10 milioni di dollari, superando la stima di 9 milioni di dollari e issandosi nella top five delle migliori aggiudicazioni d'asta per l'autrice polacca. «All'improvviso mi accorgo di una donna che cammina a una certa distanza davanti a me - scrive Tamara de Lempicka raccontando del primo incontro con la modella, che diventerà poi sua amante - Mentre cammina, tutti quelli che vengono nella direzione opposta si fermano e la guardano. Girano la testa mentre lei passa. Mi incuriosisco. Cosa c'è di così straordinario da spingerli a farlo? Cammino molto velocemente fino a superarla, poi mi volto e torno indietro lungo il sentiero nella direzione opposta, e capisco perché tutti si fermano. È la donna più bella che abbia mai visto: occhi neri enormi, bocca sensuale, corpo stupendo. La fermo e le dico: 'Mademoiselle, sono una pittrice e vorrei che posasse per me. Mi farebbe questo favore?' Lei risponde: 'Sì, perché no?».

Doppietta per Jenny Saville, protagonista di due aggiudicazioni di prima fascia. Un disegno, «Mirror», che ha siglato un nuovo record per un'opera su carta dell'artista a 2,8 milioni di dollari, raddoppiando la sua stima più alta. E un dipinto degli anni '90, raramente visto sul mercato, che ha spinto i collezionisti fino ai 7,2 milioni di dollari pur di aggiudicarselo. Forse una sorta di tributo agli imminenti concerti della band, riunita dopo quasi sedici anni lontani, un ritratto di «Liam & Noel» Gallagher, i due fratelli membri degli Oasis, realizzato da Elizabeth Peyton, è stato venduto per 2,6 milioni di dollari. Passaggio all'astratto con «Untitled I» di Agnes Martin, proveniente dalla The Libeert Collection e ceduto per 1,4 milioni di dollari.

Tamara de Lempicka, La Belle Rafaëla, 1927

Elizabeth Peyton, Liam + Noel (Gallagher)

Nella serata è poi proseguita la vendita della collezione personale di Roy Lichtenstein e della moglie Dorothy, già avviata da Sotheby's in primavera, a New York. A maggio, fu un 100% di venduto per le 43 opere proposte. Oggi un nucleo di sei lavori hanno fruttato nel complesso 8 milioni di dollari, aggiornando il valore della collezione a 62,4 milioni di dollari. Lotto di punta si è rivelato «Purist Still Life with Pitcher», passato di mano per 4.2 milioni di dollari. Nella vendita c'è spazio anche per il debutto in asta di un'opera di Picasso. Evento non certo impossibile ma nemmeno comune, dal momento che il pittore spagnolo è sicuramente tra gli autori dal turnover più alto all'incanto. «Nu assis dans un fauteuil», realizzato negli ultimi anni di attività, è stato battuto per 9 milioni di dollari. Sulla china moderna si è distinto anche Claude Monet, con il suo «Aux Petites-Dalles», che ha trovato un nuovo proprietario per 7,6 milioni di dollari, tre volte quanto realizzato al suo primo passaggio in asta nel 2000. Fortemente rappresentativo dello stile di Matisse, invece, «Femme à l'ombrelle verte» è stato aggiudicato per 3,4 milioni di dollari.

Altrettanto iconico, fosse solo per l'anno di realizzazione, il 1981, quello in cui Basquiat si affacciò sulla scena internazionale, il suo «Untitled (Indian Heard)» ha fruttato 8,9 milioni di dollari. Giunti in ambito contemporaneo, si segnalano due ulteriori vendite di prima fascia. Si tratta di «Two Sunflowers Laying on a Table» di David Hockney, per cui le offerte si sono spinte fino a 3,3 milioni di dollari. E «through the snow» di Yu Nishimura, conteso da sei collezionisti e alla fine aggiudicato da un bidder mediorientale per 392 mila dollari. In un asta priva di lotti giganteschi, Sotheby's ha puntato su un mix di autrici consolidate ma non ancora inflazionate e su una serie di colpi sicuri in grado di garantire, se non rialzi clamorosi, quantomeno delle aggiudicazioni tranquille.

Pablo Picasso, Nu assis dans un fauteuil

Riccardo Deni, 25 giugno 2025 | © Riproduzione riservata

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