«Pappagalli» (1929) di Giacomo Balla (particolare), Mart, Museo di arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto

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«Pappagalli» (1929) di Giacomo Balla (particolare), Mart, Museo di arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto

Dal Mart al Mag

Il percorso parte con i futuristi Fortunato Depero, Giacomo Balla, Gino Severini, Tullio Crali e Mino Delle Site, per proseguire con l’arte italiana tra le due guerre mondiali e le opere di Massimo Campigli, Carlo Carrà, Felice Casorati, Giorgio de Chirico e Giorgio Morandi

Diretto da Matteo Rapanà, il MAG Museo Alto Garda comprende più sedi dove storia, archeologia, paesaggio, arte e contemporaneità dialogano l’uno con l’altra. La sede principale è il Museo di Riva del Garda, nella Rocca, un possente castello medievale del XII secolo, affacciato sulle acque del lago. Le sue splendide rive furono ritratte da pittori dell’Ottocento come Pietro Ricchi e Francesco Hayez, i cui dipinti sono conservati nella Pinacoteca
del museo.

Vi è spazio poi per le mostre temporanee. «Dal futurismo all’Informale. Capolavori nascosti nelle collezioni del Mart» dal 16 luglio al 29 ottobre è frutto di una collaborazione virtuosa con il Mart-Museo di arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto. A cura di Alessandra Tiddia, presenta una selezione di una quarantina di quadri, installazioni, sculture da alcune tra le maggiori correnti artistiche del Novecento italiano.

Il percorso parte con i futuristi Fortunato Depero, Giacomo Balla, Gino Severini, Tullio Crali e Mino Delle Site, per proseguire con l’arte italiana tra le due guerre mondiali e le opere di Massimo Campigli, Carlo Carrà, Felice Casorati, Giorgio de Chirico e Giorgio Morandi. Avanzando si scoprono Carlo Belli e Mario Radice, tra i pionieri dell’Astrattismo, e un’opera di Fausto Melotti legata al linguaggio musicale. Sono inoltre presenti lavori di Giuseppe Capogrossi, che dopo essere stato pittore figurativo per trent’anni, alla fine degli anni Quaranta sceglie la pittura astratta, e di Gastone Novelli, relativi all’ultima fase della ricerca sul segno e la sua referenzialità. Chiude la mostra un omaggio all’Informale, con Alberto Burri e Lucio Fontana.

Del network del MAG fa parte anche Forte Garda, ogni anno palcoscenico di eventi, incontri, visite guidate, attività per bambini e progetti
espositivi. La mostra fotografica «Wars 2023 | Al di là dell’orrore», tra le imponenti mura del forte, nasce da una collaborazione tra MAG e Associazione 46° Parallelo e analizza le conseguenze dei conflitti contemporanei sulle popolazioni residenti e sull’ambiente. Le trenta fotografie, esposte fino al 16 ottobre, sono state realizzate da noti fotografi come Laurence Geai, Manu Brabo e Giles Clarke in Ucraina, Iraq e Yemen.

«Pappagalli» (1929) di Giacomo Balla (particolare), Mart, Museo di arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto

Mariella Rossi, 15 luglio 2023 | © Riproduzione riservata

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