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Così vicini, così Ontani

Stefano Luppi

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Il bolognese Luigi Ontani con la sua poliedrica produzione densa di surreali provocazioni «incontra» Giorgio Morandi, artista che superficialmente tanti hanno giudicato, sbagliando, prima della definitiva consacrazione avvenuta in tutto il mondo negli ultimi dieci anni in particolare, sempre molto simile a se stesso. Ne nasce un dialogo suggestivo, visibile nella mostra «Luigi Ontani incontra Giorgio Morandi. CasaMondo» (catalogo Danilo Montanari Editore) prevista dal 26 giugno al 26 settembre presso la Casa-studio Morandi e ai Fienili del Campiaro, luoghi collocati nel paese dove il pittore bolognese era solito trascorrere le estati. Eleonora Frattarolo, direttore artistico dell’appuntamento, allestisce nella casa delle vacanze morandiane le «Nature extramorte antropomorfe» di Ontani, opere realizzate per l’occasione che contribuiscono, tra l’altro, a restituire la tridimensionalità degli oggetti presenti nelle nature morte del pittore, in parte ancora presenti nell’abitazione. La mostra si dipana lungo un percorso comune alle due sedi e i Fienili si completano con l’esposizione di alcune erme e altre ceramiche create per l’occasione da Ontani, mentre è prevista anche la proiezione di un video dedicato allo stesso artista (tra l’altro nato a una manciata di chilometri da Grizzana) realizzato da Massimiliano Galliani e girato al «Romamor», il villino sull’Appennino in cui l’artista soggiorna una parte dell’anno. Romamor, costruita a Vergato, vicino alla neogotica Rocchetta Mattei, è una sorta di casa d’artista dove Ontani ha immaginato influenze zen legate anche ai suoi viaggi tra l’India e Bali. La mostra «CasaMondo» presenta dunque anche elementi che vanno oltre l’esposizione di oggetti, creando possibili legami simbolici tra luoghi vissuti in modo differente dagli artisti.



Stefano Luppi, 04 giugno 2015 | © Riproduzione riservata

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