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«Stigliano, Potenza» (1982) di Mario Cresci

© Mario Cresci

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«Stigliano, Potenza» (1982) di Mario Cresci

© Mario Cresci

Corrado Benigni sulle tracce di Luigi Ghirri

In un libro di La nave di Teseo il critico ripercorre la portata rivoluzionaria di un libro «collettivo» di quarant’anni fa («Viaggio in Italia»), ideato dal grande fotografo emiliano e che coinvolgeva, oltre allo stesso Ghirri, Barbieri, Basilico, Chiaramonte, Cresci, Guidi e Jodice, un progetto unico nella storia della fotografia

Rica Cerbarano

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Quarant’anni fa, la casa editrice di Alessandria Il Quadrante pubblicava un libro che ha segnato la storia della fotografia italiana (e non solo): Viaggio in Italia, il risultato del progetto collettivo ideato e guidato da Luigi Ghirri (1943-92). Oggi, dopo quasi mezzo secolo, il critico Corrado Benigni ne ripercorre la portata rivoluzionaria con Viaggiatori ai margini del paesaggio, un nuovo volume, edito da La nave di Teseo, che approfondisce il lavoro di alcuni degli autori più rappresentativi di quell’«avventura». 

Intrecciando i percorsi artistici di Olivo Barbieri, Gabriele Basilico, Giovanni Chiaramonte, Mario Cresci, Guido Guidi, Mimmo Jodice e lo stesso Ghirri, Benigni mette in evidenza il lato personale e umano di questa esperienza condivisa, un vero e proprio cambio di paradigma nel modo di concepire la rappresentazione fotografica del Bel Paese, che ha avuto ripercussioni profonde sulla concezione di una fotografia matura e consapevole, contribuendo a interpretarla come parte di un sistema linguistico ampio ed eterogeneo. 

È il 1984 quando l’intuizione del grande fotografo emiliano riunisce venti autori, italiani e internazionali, per raccontare il «nuovo» paesaggio italiano, lo sguardo fotografico esce dai centri storici delle città per soffermarsi su cosa c’è intorno: i margini. Periferie, stabilimenti industriali, campagne ed edifici disabitati diventano il soggetto prediletto di un’indagine che restituisce un’immagine dell’Italia lontana dagli archetipi e più vicina alla vita delle persone. E da qui nascono riflessioni che si estendono al di là della circostanza specifica, per immettersi all’interno della pratica artistica di ciascun partecipante al progetto, delineando un modo di fare fotografia che ancora oggi incide sulle nuove generazioni. 

È risaputo che Viaggio in Italia costituisce uno spartiacque decisivo per la cultura visiva, ma sono sempre preziose le occasioni per ricordarlo e analizzarne l’importanza da prospettive inedite, come in questo caso. Attraverso una scrittura coinvolgente e un ricco apparato iconografico, Benigni ci accompagna nell’evoluzione di questo progetto unico nella storia della fotografia, facendo emergere i legami tra gli autori, i nodi concettuali delle loro ricerche e l’eredità di questi sette «viaggiatori» visionari.

Viaggiatori ai margini del paesaggio
di Corrado Benigni, 208 pp., ill. col. e b/n, La nave di Teseo, Milano 2024, € 22

La copertina del volume

Rica Cerbarano, 16 maggio 2024 | © Riproduzione riservata

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Corrado Benigni sulle tracce di Luigi Ghirri | Rica Cerbarano

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