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Camilla Sordi
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Londra, 2 dicembre. L’apertura della Classic Week da Christie's ha trovato il suo momento più atteso con la vendita di «The Winter Egg» di Fabergé, aggiudicato per 22,9 milioni di sterline, ovvero oltre 30 milioni di dollari. L’opera ha stabilito per la terza volta un nuovo record mondiale d’asta per un oggetto di Fabergé, confermando la rarità e la qualità straordinaria delle creazioni imperiali. La sala d’asta è esplosa in un applauso al momento dell’aggiudicazione, segno della forte partecipazione di collezionisti e appassionati internazionali.
L’asta serale, comprendente anche la vendita di Old Masters, ha raggiunto un totale complessivo di 40,5 milioni di sterline, con la sezione dedicata alle opere di Fabergé che ha totalizzato 27,8 milioni di sterline, vendendo il 92% dei lotti e il 98% del valore. Oltre all’Uovo d’Inverno, altri lotti di rilievo hanno incluso un modello in pietra dura molto raro realizzato da Boris Fredman Cluzel, «Pittore di strada», venduto per 1,5 milioni di sterline, e un album di disegni del laboratorio di Henrik Wigström (San Pietroburgo, 1911–1916), aggiudicato per 508 mila sterline. Quest’ultimo non solo documenta l’arte del laboratorio di Fabergé, ma racconta la creatività e la precisione tecnica che hanno caratterizzato gli ultimi anni della maison.
Gerrit Dou, The Flute Player
Richard Parkes Bonington, Naufrage: A vessel in distress in a storm off Calais Pier
La Old Masters Evening Sale ha contribuito con 12,7 milioni di sterline, mostrando un forte interesse per opere rare e di qualità. Tra i pezzi principali, «Il flautista» di Gerrit Dou, prima rappresentazione di un musicista dell’artista conservata per 125 anni in una collezione inglese, ha raggiunto 3,8 milioni di sterline. Notevole anche la serie completa delle «Quattro stagioni» della bottega di Giuseppe Arcimboldo, datata 1573, venduta per 1,5 milioni di sterline, mentre «Naufrage: A vessel in distress in a storm off Calais Pier» di Richard Parkes Bonington ha raggiunto 889 mila sterline.
L’asta ha messo in evidenza non solo la rarità delle opere, ma anche la competizione internazionale tra collezionisti e fondazioni. La responsabile del dipartimento Fabergé, Margo Oganesian, ha sottolineato come la vendita dell’Uovo d’Inverno riaffermi l’importanza duratura del capolavoro e l’attrattiva delle creazioni imperiali, mentre Maja Markovic, a capo della sezione Old Masters, ha evidenziato l’interesse costante per pezzi di grande qualità e provenienza prestigiosa.
Nel complesso, la Classic Week si apre con cifre che confermano la solidità del mercato internazionale per opere rare e di alto livello. Tra record, riscoperte e aggiudicazioni superiori alle stime, la vendita di Christie's mostra come il collezionismo continui a premiare non solo la qualità artistica, ma anche la storia e la narrazione legate a ciascun oggetto.
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