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Che cosa offriamo? Tutto

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Federico Florian

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Nasce FM, un centro per il contemporaneo che abbraccia l’intera «filiera» del sistema dell’arte

 

Il 7 aprile si inaugura nel complesso dei Frigoriferi Milanesi di via Piranesi 10 l’FM Centre for Contemporary Art, filiazione di Open Care, società che offre servizi per la conservazione, gestione e valorizzazione di opere e collezioni d’arte. Abbiamo intervistato il direttore artistico Marco Scotini.

 

Come descriverebbe il nuovo spazio?

 

È uno spazio unico nel suo genere, in Italia e non solo, perché è in grado di articolare attorno a un centro espositivo tutte quelle funzioni attraverso le quali oggi si definisce l’intero sistema dell’arte. Mi riferisco al caveau per le collezioni, all’art advisory, e in generale ai servizi per l’arte di Open Care, agli archivi di artisti storici, alle gallerie, alle residenze per artisti e curatori e alla formazione. Tutto quello che generalmente appare separato, in FM sarà raccolto in un distretto per l’arte e la cultura contemporanea.

 

Perché ha scelto una mostra di arte italiana degli anni Settanta per inaugurare uno spazio dedicato all’arte contemporanea?

 

La parola «inarchiviabile», titolo della mostra fa riferimento a tutta quella eccedenza sociale e multidisciplinare che ha caratterizzato i nostri anni Settanta. Allo stesso tempo, però, rimanda a ciascuna delle opere in esposizione. Pensiamo alle classificazioni di Boetti, alle numerazioni di Fibonacci di Merz, alle collezioni di Paolini, alle strip di Vaccari, alle sequenze fotografiche di Zaza o Tagliaferro, ai cataloghi filmici e profumati di Gianikian e Ricci Lucchi, alle tassonomie di Agnetti, ai videocataloghi di Giaccari, agli inventari gestuali di Ketty La Rocca fino agli assemblaggi testuali di Balestrini. Sono soltanto alcuni casi ma sufficienti per far comprendere l’aspirazione all’assoluto o al «tutto», così come s’intitola un’opera di Giovanni Anselmo. Se guardiamo a molta arte contemporanea e all’attuale «febbre d’archivio» è facile comprendere che quella che mettiamo in mostra è una grande anticipazione.

 

Come si svilupperà il prossimo programma espositivo di FM?

 

Il programma è articolato in una grande esposizione annuale e due mostre che si sviluppano in parallelo in spazi contigui dedicati alla presentazione di collezioni private. Avremo sempre a che fare con mostre tematiche ma, se in un caso si tratterà di far convergere più collezioni su un unico soggetto curatoriale, nell’altro le collezioni metteranno in scena se stesse attorno a una narrativa privilegiata. Una mostra che abbiamo in cantiere, sarà dedicata all’Africa tanto nelle sue manifestazioni contemporanee che in quelle tradizionali, mentre nell’autunno presenteremo il gruppo Gorgona in rapporto a Piero Manzoni attraverso le opere e i documenti di un’importante collezione croata. Ci saranno inoltre varie iniziative nell’auditorium del Centro.

 

Federico Florian, 04 aprile 2016 | © Riproduzione riservata

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