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Faye Papargyropoulou, From Fragility to Stability_5, 2024

Courtesy of the artist and ceramic brussels

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Faye Papargyropoulou, From Fragility to Stability_5, 2024

Courtesy of the artist and ceramic brussels

Ceramic Brussels 2026: il programma della prima fiera internazionale interamente dedicata alla ceramica

Giunto alla sua terza edizione, l'evento riunisce 75 gallerie nazionali e internazionali che espongono opere rappresentative delle diverse possibilità offerte dal mezzo ceramico

Dal 21 al 25 gennaio 2026, il centro espositivo Tour & Taxis di Bruxelles accoglierà la terza edizione di ceramic brussels, la prima fiera internazionale interamente dedicata alla ceramica. Dopo due edizioni di successo, l’evento si consolida come piattaforma di riferimento per artisti, gallerie e collezionisti, confermando la vitalità di un linguaggio artistico sempre più apprezzato. 

75 espositori, tra gallerie belghe e internazionali, presenteranno quasi 200 artisti, in un percorso che attraversa la ceramica storica e le sperimentazioni più radicali. Quest’anno la fiera accenderà i riflettori sulla Spagna, paese ospite, con una sezione speciale che coincide con il festival EUROPALIA España. In evidenza, dunque, le proposte delle sette gallerie spagnole, affiancate da due gallerie francesi che esporranno artisti iberici. MALA Gallery di Nizza proporrà una mostra di Pablo Picasso, mentre la Galerie Capazza di Nancy presenterà le opere di Joan Serra, Mia Llauder e Claudi Casanovas. A completare il focus, un pomeriggio di conferenze riunirà artisti, galleristi e istituzioni per riflettere sulla scena contemporanea spagnola e sul ruolo delle pratiche ceramiche nel panorama artistico internazionale.

L’ospite d’onore del 2026 sarà Elmar Trenkwalder, artista austriaco noto per le sue sculture monumentali e visionarie. Una grande personale di oltre 300 metri quadrati, realizzata in collaborazione con la galleria parigina Bernard Jordan, accoglierà i visitatori all’ingresso della fiera. Formatosi come pittore, Trenkwalder ha abbracciato la ceramica a metà degli anni Ottanta, dando vita a opere che fondono sensualità, architettura barocca e forme orientali, in un universo onirico che continua a ridefinire i confini del medium.

Muriel Persil, Chaise à la salamandre, jaune, 2024. Courtesy of the artist and Galerie du Passage e Angelika Stefaniak, Mating Dance, 2024. Courtesy of the artist and ceramic brussels. Photo: dzikie studio.

Accanto ai maestri riconosciuti, ceramic brussels resta un trampolino per i talenti emergenti. Il ceramic brussels Art Prize seleziona ogni anno dieci artisti con meno di dieci anni di esperienza, offrendo loro visibilità e opportunità espositive. I vincitori del 2026 presenteranno una mostra collettiva curata dal cofondatore della fiera, Jean-Marc Dimanche, mentre Léonore Chastagner, vincitrice del Premio della Giuria 2025, sarà protagonista di una personale che esplora il concetto di femminilità attraverso un linguaggio sospeso tra artigianato e memoria classica.

Tra le gallerie partecipanti, tornano firme storiche come Thomas Fritsch, Galerie Vallois e Michel Giraud, che porteranno a Bruxelles opere di maestri della modernità e protagonisti della scena contemporanea. Le gallerie belghe Laurentin, Christine Colon, Fontana e Jonathan Kugel consolidano la presenza nazionale, mentre tra le venti mostre personali spiccano la proposta di Sorry We’re Closed – vincitrice del premio Best Solo Show nel 2025 – con la ceramista paraguaiana Julia Isídrez, La peau de l’ours con Réjean Peytavin, e Christine Colon con Daphne Corregan. La galleria Lefebvre et Fils dedicherà il proprio stand all’artista americana Isolina Minjeong, mentre numerose altre gallerie europee e internazionali contribuiranno a un panorama globale: Format Oslo, QB Gallery e Skog Art Space (Norvegia), ANNA LAUDEL, Galeri Nev e GALERIST (Turchia), YOD Gallery (Giappone), HAN Collection (Regno Unito), AIFA (Svizzera) e NIKA Project Space (Emirati Arabi Uniti).

Con un programma che unisce mostre, incontri e dibattiti, ceramic brussels 2026 mira a creare un dialogo tra la ceramica contemporanea e le opere iconiche che hanno segnato il secolo scorso. Non solo mercato, ma luogo di confronto e ricerca, la fiera celebra la resilienza e l’adattabilità di un materiale che attraversa la storia, continuando a ispirare nuove generazioni di artisti.

Redazione, 11 novembre 2025 | © Riproduzione riservata

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