Verifica le date inserite: la data di inizio deve precedere quella di fine
Stefano Luppi
Leggi i suoi articoliBologna. Dopo le polemiche nel 2013, da parte dell’allora assessore comunale alla cultura Alberto Ronchi, della rassegna dedicata alla «Ragazza con l’orecchino di perla» di Vermeer e dopo quelle dello scorso anno, di Italia Nostra, relative a «Felsina Pittrice» venerdì 18 marzo apre a Palazzo Pepoli un’altra esposizione di Genus Bononiae, «Street Art - Banksy & Co. L’arte allo stato urbano», che ha scatenato molte reazioni già prima del taglio del nastro (cfr. l'articolo pubblicato sul numero in edicola di «Il Giornale dell'Arte», p. 34). L’ultima delle quali, clamorosa, riguarda la cancellazione delle sue creazioni bolognesi da parte dello street artist Blu, uno dei più noti al mondo. In polemica appunto con la mostra voluta dal presidente di Genus Bononiae Fabio Roversi Monaco, Blu ha fatto sparire i suoi dipinti su muro perché non considera lecito esporre in un museo le sue creazioni nate all’aperto. Cancellata l’opera più importante, #NelgrigiodipintodiBlu che adornava il centro sociale bolognese Xm24, così come la figura dell’elefante di via Zanardi e un altro disegno in via del Guasto: in tutto spariti vent'anni di interventi. Lo stesso artista ha spiegato con poche parole sul proprio blog: «A Bologna non c'è più Blu e non ci sarà più finché i magnati magneranno».
Dispiaciuto Luca Ciancabilla, curatore (insieme a Christian Omodeo e Sean Corcoran) della contestata rassegna e noto studioso dell’argomento che ricorda come le opere di Blu strappate da muri a Bologna e portate in mostra «Sono appena tre su 200 opere presenti».
La rassegna di Palazzo Fava è una completa disamina dedicata ai principali street artist, Banksy (del quale di recente sarebbe stata svelata l’indentià), Cuoghi Corsello, Blu, Dado, Rusty, Dondi White, Keith Haring, Lady Pink.
Articoli correlati:
Arte di strada: lo strappo sugli strappi
Ubi major...
Murales contro il degrado delle periferie romane
La street art è da best seller
La street art è un tram che unisce il Macro alla Gnam
Banksy: street e strappi
Il re dei vandali
Street art: il vandalo non fa più scandalo
Stencil ovation per la Street art
La street art della Primavera araba
Los Angeles, con la Street Art il MoCA fa boom (ma New York la cancella)

Blu, senza titolo, dipinto staccato alle ex officine Casaralta, Bologna

Blu, senza titolo, (part.) dipinto staccato alle ex officine Casaralta, Bologna
Altri articoli dell'autore
Rientra nel progetto «Into the Light» la mostra che la Reggia di Venaria dedica all’artista inglese, che dà vita alle sue installazioni a partire dal rapporto tra la luce e i luoghi che le ospitano
Alla Biennale Internazionale della Ceramica d’Arte Contemporanea 107 artisti da 41 Paesi (19 italiani) testimoniano la crescente attenzione verso questo linguaggio scultoreo
Nel Museo Archeologico Regionale si esplora l’influenza delle radici mediterranee dell’artista spaziando dall’analisi di tecniche come ceramica, incisione e design scenografico fino ad approfondimenti legati alla poesia, al rapporto con fotografi del suo tempo, ai legami con l’Italia, la letteratura e il teatro
L’installazione site specific dell’artista vicentino si ispira alla celebre fonte d’acqua locale «La Bollente» per dialogare con gli oggetti custoditi nel Museo Civico Archeologico