«Auge, böses Auge, Petersilie und Fenchel (Occhio, malocchio, prezzemolo e finocchio)» (2024), di Lunita-July Dorn (particolare)

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«Auge, böses Auge, Petersilie und Fenchel (Occhio, malocchio, prezzemolo e finocchio)» (2024), di Lunita-July Dorn (particolare)

«Beyond the Boundaries», un dialogo che trascende i confini

A Palazzo Bembo, Palazzo Mora e Giardini della Marinaressa la settima edizione di «Personal Structures», organizzata da Ecc Italy

Dal 20 aprile torna nelle sedi di Palazzo Bembo, di Palazzo Mora e dei Giardini della Marinaressa la settima edizione di «Personal Structures» organizzata da Ecc Italy, braccio veneziano dello European Cultural Centre. Intitolata «Beyond the Boundaries», l’esposizione collettiva è organizzata dal team composto da Sara Danieli, Rachele De Stefano, Vittoria Mastrolilli, Lucia Pedrana, Claudia Piovan, Micaela Skerl, Lucia Trevisan, Elena Volpato, Katerina Zachou. 

I confini a cui fa riferimento il titolo sono i vincoli costituiti da barriere fisiche e concettuali come i muri delle nostre case o i nostri corpi. La mostra vuole travalicarli per connettersi e indagare l’altro attraverso una nuova prospettiva, come conferma Sara Danieli, a capo di Ecc Italy: «Approfondendo le sfide della migrazione globale e l’intricata rete di identità nazionali, “Personal Structures” emerge come un dialogo artistico vitale che trascende i confini e riflette le complessità del nostro mondo interconnesso». 

Gli artisti chiamati a partecipare (tra cui anche istituzioni accademiche come Deakin University, Princeton University, Joshibi University e Universität Bremen, personalità affermare e giovani emergenti) propongono fotografia, multimedia, scultura e performance declinando ampie narrazioni che invitano lo spettatore a connettersi con esperienze condivise. Yoko Ono è presente con un’opera monumentale nei Giardini della Marinaressa. In Palazzo Mora immagini dalla performance «Fountain I» di Miles Greenberg dialoga con una delle ultime opere del pittore attivista viennese Hermann Nitsch. Nella stessa sede, in virtù della collaborazione con il Palestine Museum Us, la mostra intitolata «Foreigners in their own land» porta in Laguna una selezione di artisti palestinesi. Infine la scultrice britannica Emily Young, che predilige l’utilizzo della pietra proveniente da cantieri o cave abbandonate, è presente con le sue opere sia nei Giardini della Marinaressa che in Palazzo Mora. 

Veronica Rodenigo, 18 aprile 2024 | © Riproduzione riservata

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«Beyond the Boundaries», un dialogo che trascende i confini | Veronica Rodenigo

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