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Il Teatro Margherita a Bari destinato a essere una delle sedi del Pac, il Polo dell'arte contemporanea

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Il Teatro Margherita a Bari destinato a essere una delle sedi del Pac, il Polo dell'arte contemporanea

Bari, sfuma il Bac, arriva il Pac

Anna Saba Didonato

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Bari. Mentre sfuma definitivamente la possibilità che il Bac (Bari Arte Contemporanea) possa trovare compimento, prende quota il progetto del Polo delle arti contemporanee pure articolato nelle tre location già individuate della sala Murat, teatro Margherita ed ex mercato del pesce, ma del tutto diverso per merito e per impostazione.

Non più uno spazio destinato specificatamente al contemporaneo artistico e alla realizzazione di un museo di arte contemporanea della città di Bari, come da tempo si auspicava per il capoluogo pugliese, ma un progetto eclettico in cui l’arte rappresenta solo una componente nell’ambito di varie manifestazioni comprendenti anche «arti sceniche», come ci spiega Silvio Maselli, assessore comunale alle Culture. «In base a come stiamo strutturando il progetto, gli spazi del Polo potranno accogliere spettacoli dal vivo di musica rock, pop, dj set oltre ad esposizioni temporanee (esclusivamente temporanee) e quindi molto più snelle da un punto di vista gestionale».

Come si articola il nuovo progetto e quali sono i tempi di realizzazione?
«A partire da luglio, la sala Murat sarà utilizzabile per l’allestimento di mostre temporanee. Entro 2 anni, al più tardi 2 anni e mezzo, terminati i lavori di riqualificazione degli immobili affidati alla Direzione Regionale, avremo nell’ex mercato del pesce, a piano terra, un mercato di prodotti enogastronomici territoriali di qualità; al primo piano, spazi espositivi e atelier per residenze artistiche e laboratori didattici per bambini e un bookshop e, per finire, un roof garden strutturato come orto urbano, un giardino percorribile e utilizzabile anche per vernissage, con un american bar. Per quanto riguarda il Margherita, gli spazi del foyer, sia a pianoterra che al primo piano, saranno utilizzati per finalità espositive; mentre la platea, di primo e secondo ordine, sarà utilizzata per accogliere spettacoli di teatro, danza, musica contemporanea, nell’ottica di farne un club culture di rock pop di qualità. Verranno utilizzate delle poltrone a scomparsa che consentiranno di utilizzare la platea anche come luogo espositivo di installazioni molto alte, oltre a concerti per 1.500 paganti. L’accordo con il Mibact prevede che entro giugno vengano chiusi i progetti definitivi e vengano messi a gara. Entro la fine dell’anno avremo la ditta aggiudicatrice».
Per quanto riguarda la gestione?
«Riteniamo realistico che la gestione di tutto il contenitore venga affidata a privati, mentre Comune e Regione metteranno a disposizione la copertura dei costi fissi (acqua, luce e gas) e un piccolo costo di startup. Un bando internazionale consentirà di individuare un soggetto gestore degli immobili e una figura curatoriale».

La ristrutturazione del teatro Margherita e dell’ex mercato del pesce sarà effettuata grazie ai 10 milioni di euro messi a disposizione dalla Regione (5 milioni per ciascuno dei due immobili) a valere sui fondi di coesione e sviluppo (Apq - accordo di programma quadro per i beni culturali) rivenienti dalla stipula del Patto per Bari. I due immobili, interessati da un accordo di valorizzazione tra Comune, Regione Puglia e Mibact, in base al protocollo di intesa siglato dalle parti nel febbraio scorso, sono stati trasferiti dal patrimonio dell’Agenzia del Demanio al Comune di Bari. Il progetto di riqualificazione, da un punto di vista tecnico, sarà messo a punto dalla Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici della Puglia.

La Sala Murat, al momento gestita dalla fondazione Petruzzelli, sarà nuovamente affidata alla gestione di privati (tramite bando) entro l’estate e avrà un suo curatore artistico che sarà individuato per nomina diretta. «Al momento, specifica Maselli, stiamo vagliando dei curricula, puntiamo a una personalità di prestigio internazionale. Abbiamo chiesto anche dei nominativi alla Direzione Generale dei Musei».

Il budget a disposizione del curatore sarà pari a 200mila euro annui, con uno stipendio equivalente al 20% di tale somma. Il nominativo sarà reso nella conferenza stampa che si terrà, probabilmente, il prossimo 16 marzo.

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Anna Saba Didonato, 10 marzo 2015 | © Riproduzione riservata

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