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Luana De Micco
Leggi i suoi articoliDipinti, carte e ceramiche del poliedrico artista maiorchino
Doppio evento parigino per Miquel Barceló. Dal 22 marzo il Musée Picasso e la Bibliothèque nationale de France propongono infatti simultaneamente due mostre dedicate al pittore, disegnatore, scultore e ceramista spagnolo nato sull’isola di Maiorca nel 1957. E che, nel 2004, è stato il primo artista contemporaneo in vita a esporre al Louvre i suoi lavori, una serie di acquerelli ispirati alla Divina Commedia. Per il Musée Picasso «Miquel Barceló. Sol y sombra» (fino al 31 luglio) è la prima mostra temporanea dedicata a un artista contemporaneo dalla sua riapertura, dopo il lungo restauro, nel 2014.
Nelle sale del piano interrato dell’Hôtel Salé sono esposte un centinaio di opere, che mostrano l’aspetto multidisciplinare dell’approccio di Barceló dagli anni Novanta ad oggi. Il percorso è incentrato sui temi dell’«atelier» e del «processo creativo». Sono dunque allestiti anche studi in gesso. Tra le pitture, opere legate alla tauromachia, come «La suerte de matar» e «Atelier con sei tori», rispettivamente del 1990 e 1994. Tra i lavori in ceramica, lo sfrontato vaso «Hola qué tal» del 2013 e le recenti sperimentazioni in ceramica fumée, di colore scuro, dalle forme improbabili. Per l’occasione, l’artista ha realizzato un muro di mattoni ispirato al tema dell’autoritratto. Il lavoro di Barceló, in cui il tema della tauromachia è molto presente, è anche messo in relazione con alcune opere di Picasso.
Alla Bnf la mostra (fino al 28 agosto) si concentra sulla produzione su carta, raramente mostrata; la documentano 250 disegni e incisioni, litografie e serigrafie. Il percorso si sviluppa intorno a una sessantina di stampe, in dialogo con ceramiche e sculture. Apre la mostra un affresco lungo 190 metri e alto 6 che l’artista ha realizzato appositamente in omaggio al filosofo, anche lui nato a Maiorca, Ramon Llull.
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