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Stefano Luppi
Leggi i suoi articoliBologna. «La nostra ArteFiera è come una maionese, ma non è impazzita. Spero emerga Bologna per tutto quel che è poiché da un lato le fiere demistificano, dall'altro creano miti». Ha introdotto così, il 20 gennaio, la prossima edizione di ArteFiera il suo direttore artistico, Angela Vettese che per la prima volta si cimenta in prima persona con una curatela di tipo commerciale-culturale.
Ecco i numeri. La manifestazione, la più importante kermesse di arte moderna e contemporanea d'Italia e una delle tre più anziane d'Europa, si svolge dal 27 al 30 gennaio nei padiglioni di BolognaFiere. Giunta alla 41esima edizione vede impegnati 178 espositori complessivi di cui 153 gallerie (11, circa l'8%, le straniere) e 25 fra editori, librerie, istituzioni e periodici d'arte.
La Vettese ha prima di tutto cambiato la grafica (la firma lo Studio Lancellotti), predisposto un nuovo bookshop, «PRINTVILLE» (curato da A+Mbookstore) e soprattutto ridotto il numero delle gallerie («Perché in arte quantità non è qualità», ha detto la stessa curatrice). Con la consueta partnership della Associazione italiana delle Gallerie di arte Moderna e contemporanea gli espositori sono divisi in una MAIN SECTION (123 gallerie) e una serie di SOLO SHOW (18 gallerie), scelte entrambe dal direttore artistico e da un comitato di selezione composto da Laura Trisorio, Studio Trisorio, Napoli; Marco Niccoli, Galleria Niccoli, Parma; Massimo Di Carlo, Galleria dello Scudo, Verona, Alessandra Bonomo, Galleria Alessandra Bonomo, Roma; Roberto Pinto (Università di Bologna); Grazia Messina (Università di Firenze e Presidente del Comitato Tecnico Consultivo Arte e Architettura contemporanee Periferie Urbane, Mibact). Altre sezioni: NUEVA VISTA (3 gallerie) dedicata ad artisti meritevoli di una rilettura critica, FOTOGRAFIA (9 gallerie), SPECIAL PROJECTS dedicata alla performance d'arte a quarant'anni da quella storica di Marina Abramović e Ulay.
Ma c'è molto altro, compresi lo storico premio per artisti under 30 Euromobil giunto all'undicesima edizione e la rassegna cinematografica «Viva l'Italia» al Museo archeologico, tra talk, appuntamenti e incontri dedicati al mercato dell'arte. «ArteFiera, spiega la Vettese, ha un'età in cui una signora si rinnova e, compatibilmente con il fatto che sono arrivata a lavorare solo nello scorso giugno, abbiamo tentato di farlo. Vedremo i risultati perché noi siamo noi, non vogliamo essere una mini Frieze e proponiamo commercio e cultura in un territorio evoluto. Ho usato il setaccio, insieme al comitato, nella scelta delle gallerie e poi abbiamo mescolato tutto, tra moderno e contemporaneo, tenendo a parte solo la fotografia. Questo perché oggi tutti siamo fotografi con lo smartphone, ma gli artisti propongono modelli visivi nuovi».
A fianco della manifestazione c'è Art City Bologna, programma di iniziative istituzionali promosso da Comune di Bologna e BolognaFiere. Quest'anno sono 100 gli appuntamenti tra mostre, azioni performative, conferenze, proiezioni cinematografiche e iniziative per bambini, che animeranno 55 sedi aperte al pubblico con ingresso gratuito. La collaborazione con ArteFiera è sempre più ampia e integrata grazie ad ART CITY Polis, nuova sezione progettuale in cui convergono due sguardi sulla città: il dialogo tra cornice storica e arte contemporanea e il tema della convivenza civile. Sono stati invitati alcuni artisti a realizzare progetti espositivi speciali appositamente concepiti per alcuni dei suoi spazi museali: Marco Di Giovanni al Museo internazionale e biblioteca della musica, Chiara Lecca alle Collezioni Comunali d'Arte, Ornaghi & Prestinari a Casa Morandi, Martino Genchi al Museo Civico Medievale.
Informazioni complete sui siti www.artefiera.it e www.artcity.bologna.it.

La conferenza stampa di ArteFiera. Foto: ArteFiera

Angela Vettese. Foto © Pasquale Minopoli
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