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«Ritratto di bambino» di Medardo Rosso, stimato 55-60 mila euro da Il Ponte

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«Ritratto di bambino» di Medardo Rosso, stimato 55-60 mila euro da Il Ponte

All’asta un Medardo Rosso mai apparso sul mercato

Stimata 55-60 mila euro, la scultura che compare nel Catalogo Ragionato dell’artista è un’opera unica di cui non si conoscono né disegni preparatori né traduzioni in bronzo

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Ada Masoero

Giornalista e critico d’arte Leggi i suoi articoli

È un «Ritratto di bambino» di Medardo Rosso, una terracotta pubblicata sul «Catalogo Ragionato» dell’artista (a cura di Paola Mola e Fabio Vitucci, Skira, 2009, III, 22), il protagonista della raffinata asta di Dipinti e Sculture del XIX e XX secolo che Il Ponte batterà il 21 giugno prossimo a Milano (esposizione in via Pontaccio 12, dal 16 al 18 giugno).

Mai apparsa prima sul mercato, perché custodita nella collezione avviata da Luigi Trolli, fondatore del Calzaturificio di Varese e amico dell’artista (il quale realizzò anche dei ritratti della famiglia, due dei quali, a carboncino, sono ora in asta), la piccola scultura, alta 24 centimetri, stimata 55-60 mila euro, è un’opera unica, di cui non si conoscono né disegni preparatori né traduzioni in bronzo, sebbene nelle intenzioni di Medardo fosse forse destinata alla fusione, dal momento che alla sommità del capo presenta un foro creato probabilmente a tale scopo.

Raro nella produzione di Medardo il materiale, che pure lo scultore amava per i suoi «valori pittorici», e che in quest’opera (forse, si ipotizza qui, un ritratto di Ermenegildo Trolli bambino) gli suggerisce una soluzione innovativa come il collettino che penetra lo spazio circostante: proprio il tratto della sua scultura amato e condiviso da Umberto Boccioni, che citerà Medardo Rosso come un maestro nei manifesti futuristi da lui stilati. Paola Mola assegna la testina al 1884-1888, nella stagione milanese (si trasferirà poi a Parigi) in cui Medardo si muoveva nel clima della Scapigliatura, avviando le sperimentazioni che avrebbero fatto di lui il maestro della scultura che è, presto ammirato da figure come Rodin e Zola.

Comprimari, in catalogo, sono due dipinti divisionisti, inediti anch’essi: lo studio a olio di «Mattino. Primavera» (1899; 22-23 mila euro la stima) di Emilio Longoni, pittore dal forte impegno sociale ma autore anche di meravigliosi paesaggi e di volti (come questo) dalla forte impronta simbolista, e «Angolo di giardino», (1909; stima 8-12 mila) di Angelo Morbelli, uno degli innumerevoli omaggi dell’artista al giardino e al vasto paesaggio goduto dalla villa di famiglia, alla Colma di Rosignano Monferrato.

Oltre a due figure femminili di Antonio Fontanesi, scorrono poi in catalogo numerosi dipinti di artisti lombardi di quella stagione, da Mosè Bianchi a Pompeo Mariani, a Eugenio Spreafico, documenti di un’Italia ancora rurale, ma sulle soglie della trasformazione che di lì a poco avrebbe dato il via all’industrializzazione e all’urbanesimo.

«Ritratto di bambino» di Medardo Rosso, stimato 55-60 mila euro da Il Ponte

Ada Masoero, 16 giugno 2023 | © Riproduzione riservata

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All’asta un Medardo Rosso mai apparso sul mercato | Ada Masoero

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