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«Riccardo Muti Italian Opera Academy», Lezione concerto tenuta il 19 novembre 2025. Milano, Fondazione Prada

Foto: Michela Pedranti, Dsl Studio. Courtesy Fondazione Prada / riccardomutimusic.com

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«Riccardo Muti Italian Opera Academy», Lezione concerto tenuta il 19 novembre 2025. Milano, Fondazione Prada

Foto: Michela Pedranti, Dsl Studio. Courtesy Fondazione Prada / riccardomutimusic.com

Alla Fondazione Prada una full immersion nel Don Giovanni di Mozart con Riccardo Muti

Il Maestro tiene nell’ente milanese un’«Italian Opera Academy» (aperta al pubblico) a 9 giovani direttori d’orchestra e a 4 maestri collaboratori al pianoforte, con l’Orchestra Giovanile Cherubini e il Coro della Cattedrale di Siena. Il giorno finale si terrà il concerto

Roberto Mercuzio

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È stata inaugurata il 19 novembre, alla Fondazione Prada a Milano, la nuova edizione della «Riccardo Muti Italian Opera Academy», con una lezione-concerto del maestro Riccardo Muti. Fino al 30 novembre il pubblico può assistere all’intero percorso di lezioni e prove focalizzato sul Don Giovanni di Wolfgang Amadeus Mozart condotto dal maestro e al suo concerto finale. 

L’allestimento di una sala da concerto concepito per gli spazi del Deposito della Fondazione Prada accoglie Riccardo Muti che, alla guida dell’Orchestra Giovanile Luigi Cherubini e del Coro della Cattedrale di Siena Guido Chigi Saracini, intraprende un progetto di formazione rivolto a giovani direttori d’orchestra e maestri collaboratori al pianoforte. I partecipanti, scelti con bando internazionale da una commissione presieduta dal maestro Muti, hanno un’età compresa tra i 18 e i 35 anni e sono diplomati in Italia o all’estero in direzione d’orchestra o Pianoforte.

I giovani direttori d’orchestra selezionati sono: Sara Corriga (Italia, 1992), Alma Deutscher (Irlanda, 2005), Guo Hancheng (Cina, 2000), Hu Xiaobo (Cina, 1990), Korbinian Krol (Germania, 1997), Jakub Montewka (Polonia, 1997), Keuntea Park (Corea del Sud, 1991), Andrei Stanculescu (Romania, 1995) e Zhou Moyue (Cina, 1995). I giovani maestri collaboratori selezionati sono: Annalisa Orlando (Italia, 1991), Giuseppe Ottaviani (Italia, 2001), Samuele Piccinini (Italia, 1993) e Sun Haojing (Cina, 2000).

Gli interpreti del Don Giovanni sono: il baritono Christian Federici (Don Giovanni), la soprano Iwona Sobotka (Donna Anna), il tenore Žiga Čopi (Don Ottavio), il basso Andrea Vittorio De Campo (Commendatore), la soprano Marily Santoro (Donna Elvira), il basso Nahuel di Pierro (Leporello), il baritono Leon Košavić (Masetto) e la soprano Anna-Doris Capitelli (Zerlina).

L’edizione 2025 dell’Academy prosegue fino al 26 novembre con una serie di prove aperte al pubblico, al mattino dalle 10.30 alle 13 e al pomeriggio dalle 16 alle 18.30. Nel corso delle sei giornate i giovani direttori e i maestri collaboratori, guidati dal Maestro, hanno la possibilità di approfondire la conoscenza dell’opera in tutte le sue fasi: dalle prove al pianoforte con i cantanti, a quelle d’assieme con orchestra e coro. Il progetto continua il 27 novembre alle 17 con la prova finale dei giovani direttori d’orchestra presentati dal Maestro e si conclude il 30 novembre alle 19 con il concerto del Don Giovanni diretto da Riccardo Muti.

L’impegno di Riccardo Muti verso l’educazione musicale è un elemento costante della sua attività artistica. Con la sua Academy si propone di condividere con i giovani musicisti ciò che ha imparato dai suoi grandi maestri e di accompagnarli nel procedimento di interpretazione e realizzazione di un’opera. Oltre a ciò, le lezioni e le prove aperte al pubblico permettono indistintamente a tutti di accedere a un’interessante esperienza di approfondimento nel campo della musica classica.

Miuccia Prada, presidente e direttrice di Fondazione Prada, ha dichiarato: «La nuova collaborazione con Riccardo Muti e la sua Academy conferma l’impegno della Fondazione nell’ambito educativo e la volontà di coinvolgere direttamente i giovani nelle nostre attività. È per noi importante poter contribuire a questo progetto formativo che il Maestro porta avanti con serietà e passione da molti anni, per diffondere la conoscenza e lo studio della musica classica. Siamo convinti infatti che questo linguaggio sia una delle espressioni più rilevanti ancora oggi per la crescita culturale e personale di tutti».

Da parte sua, Riccardo Muti ha detto: «Insieme a Verdi, è senza dubbio Wolfgang Amadeus Mozart l’autore a cui ho dedicato la maggior parte del mio studio e della mia ricerca interpretativa. Entrare in contatto con la sua arte, per un interprete, è un’esperienza sconvolgente. Nelle sue opere troviamo rappresentati i nostri sentimenti e soprattutto i nostri difetti, ma non ci sentiamo il dito puntato addosso. Perché Mozart mette in musica l’uomo, così com’è. Ci dice che siamo questo, ma non si domanda il motivo. E allora, come disse Rossini, Mozart può diventare la consolazione della vita: le sue opere ancora ci parlano, ci colpiscono nel profondo e ci confortano».

In occasione dell’edizione 2025 della «Riccardo Muti Italian Opera Academy», PwC Italia rinnova la collaborazione con Fondazione Prada, avviata nel 2023, al fine di offrire alla comunità un’opportunità culturale che coinvolga un pubblico di appassionati e curiosi e in particolare le nuove generazioni. Nell’ambito di questa iniziativa è proposto il PwC Young Program, un progetto formativo rivolto alle scuole superiori e alle università del territorio lombardo, con un particolare focus sui conservatori e le scuole musicali. Il PwC Young Program intende favorire la partecipazione attiva degli studenti invitandoli ad assistere a una tariffa agevolata alle prove tenute da Riccardo Muti e intraprendere così un percorso di conoscenza della musica classica.

I biglietti sono disponibili sul sito web della Fondazione Prada.

Roberto Mercuzio, 21 novembre 2025 | © Riproduzione riservata

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