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Anna Maria Farinato
Leggi i suoi articoliErnst (1921-2010) ed Hildy (1922-2008) Beyeler non erano solo appassionati librai antiquari, galleristi, collezionisti e mecenati d’arte, una passione incarnata dalla fondazione museo di Riehen, vicino a Basilea, che porta il loro nome. Amavano con altrettanta passione la natura e si dedicavano con impegno alla sua tutela (Ernst Beyeler, ad esempio, non possedeva un'automobile ed era solito spostarsi in bicicletta).
Quando, nel 1991, i Beyeler commissionarono a Renzo Piano la «casa» in cui esporre e salvaguardare in modo ottimale la loro pregevole collezione di arte moderna e contemporanea (con opere dei classici moderni, da Van Gogh, Monet, Cezanne, Matisse, Giacometti, Picasso a Bacon, Rothko, Bourgeois e Warhol), chiesero un museo «interamente illuminato da luce naturale e immerso nel verde», un involucro sobrio, leggero e funzionale, che si fondesse con il paesaggio circostante. La Fondation Beyeler è infatti immersa nell’idilliaco scenario del Berowerpark, un parco con alberi secolari, prati, gazebo, un laghetto con ninfee che rispecchia i Monet dell’interno. Dai terreni intorno al museo la vista spazia su campi, vigneti e le colline della Foresta Nera, fino al fiume Wiese. L’armoniosa interazione tra arte, architettura e natura che sin dalla sua apertura nel 1997 caratterizza la Beyeler, viene oggi ulteriormente valorizzata con la nomina di Rahel Kesserling a primo CHANEL Botanical Curator del museo, una figura inedita in un’istituzione artistica di questa importanza, sostenuta dallo CHANEL Culture Fund (il braccio filantropico della Maison francese che sostiene progetti e iniziative culturali innovativi in tutto il mondo).
Kesselring (1987), studi di scenografia alla Kunsthochschule di Basilea e all'Accademia di Belle Arti di Vienna, è ricercatrice associata presso l’Humboldt-Universität di Berlino. Il suo attuale progetto di ricerca verte sulle pratiche di rigenerazione e rinaturalizzazione degli ecosistemi vegetali nell'arte contemporanea, all'incrocio tra teoria culturale e studi sulle piante. Il suo incarico a Riehen, iniziato ufficialmente il primo novembre, la vedrà lavorare a stretto contatto con i team curatoriali ed educativi e con artisti e scienziati a un piano di conservazione della flora e della fauna del museo e all’elaborazione di un programma pubblico per i giardini della Fondazione. «La sua nomina, sottolineano dalla Beyeler, segna un passo significativo nell'approfondimento del rapporto tra pratiche curatoriali e sostenibilità al museo, radicato nell'impegno della Fondation a promuovere incontri significativi tra arte e natura». Nei 28 anni di vita della Beyeler il parco ha accolto opere site-specific di artisti come Christo, Fischli/Weiss, Olafur Eliasson, Precious Okoyomon e Fujiko Nakaya, che hanno interagito direttamente con l'ambiente naturale.
Il direttore Sam Keller dice di aver pensato da tempo alla figura di un curatore botanico: «È più di una nuova posizione, sottolinea. È il riconoscimento che la natura non è uno sfondo del nostro lavoro, ma una parte viva di esso. In un museo plasmato dall'arte, dall'architettura e dal paesaggio, questo ruolo afferma il nostro impegno a prenderci cura dell'intera ecologia di questo luogo con la stessa profondità, immaginazione e responsabilità che dedichiamo a tutto ciò che facciamo».
«La natura è una delle maggiori fonti di ispirazione per le arti, chiosa Yana Peel, Presidente di Arts, Culture & Heritage presso CHANEL. La nostra fondatrice nutriva una profonda passione per entrambe. La nomina del primo Curatore Botanico CHANEL presso la Fondation Beyeler segna un momento pionieristico, in un’epoca in cui l'arte e la natura non sono mai state così vitali per la gioia, la salute e la comunità. Non vediamo l'ora di espandere la nostra esperienza curatoriale oltre le pareti della galleria e nell'ambiente naturale con la Fondation Beyeler».
Rahel Kesselring, Botanical Curator CHANEL alla Fondation Beyeler. Foto Mark Niedermann
La Fondation Beyeler a Riehen. Foto Mark Niedermann
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