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Riccardo Deni
Leggi i suoi articoliUn libro racconta i primi cinque anni di «Against Sun and Dust», rassegna sperimentale che ha saputo intrecciare arte contemporanea e memoria storica negli spazi affascinanti di Villa Imperiale di Pesaro. Un progetto ambizioso che non si limita a documentare quanto accaduto, ma si configura come parte integrante di un processo ancora in corso.
Ideata e curata da Cornelia Mattiacci e Alessandra Castelbarco Albani, «Against Sun and Dust» è nata da una domanda precisa: come si può dialogare con il passato senza esserne schiacciati? Come ancorare le urgenze del presente alla solidità, spesso enigmatica, della storia? Domande complesse, che il progetto ha affrontato mettendo in relazione linguaggi artistici differenti e approcci multidisciplinari, con l’obiettivo di trasformare la vertigine del confronto con l’eredità culturale in una piattaforma critica e creativa.
Villa Imperiale, con la sua architettura rinascimentale e la sua lunga storia, non è stata solo cornice, ma co-protagonista. Le sue stanze, i suoi giardini e i suoi silenzi sono diventati materia viva, sfondo e stimolo per opere, performance, installazioni, interventi sonori e testuali che, nel corso di cinque edizioni (dal 2020 al 2024), hanno costruito un racconto stratificato, aperto, in costante dialogo con il contesto.
Il libro appena pubblicato - più che un semplice catalogo - è una mappa ragionata di questo percorso. Tre le sezioni principali: un reel curato dallo studio No Text Azienda che riavvolge, in ordine inverso, le edizioni del progetto; una raccolta di testi prodotti in occasione degli eventi, ora riproposti in forma editoriale; e infine un archivio eterogeneo di materiali indipendenti nati intorno alla rassegna, testimonianze di un ecosistema culturale vivo e in fermento.
Il volume, stampato in digitale, si presenta come un’estensione fisica del sito against-sun-and-dust.com, anch’esso concepito come pubblicazione digitale. I contenuti, scaricabili e riorganizzabili liberamente, danno vita a un archivio DIY in continua evoluzione, che rispecchia l’anima flessibile e non gerarchica del progetto.
«Against Sun and Dust» ha coinvolto artisti, musicisti, architetti, registi e curatori provenienti da diversi paesi, diventando un laboratorio collettivo, un luogo di confronto tra pratiche e visioni. Ma soprattutto, ha saputo restituire alla dimensione espositiva il suo potenziale originario: quello di interrogare, mettere in discussione, aprire possibilità. E di poter fare della storia un dispositivo attivo, un alleato critico, una sorgente generativa.

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