Stefano Miliani
Leggi i suoi articoliIl 20 giugno, a 95 anni esatti, si è spento nella sua villa a Posillipo Carlo Knight (Napoli, 1929), saggista, giornalista, studioso di storia napoletana e di Capri con qualche incursione nell’archeologia: nel 1980, con la collaborazione di Andrea Jorio, individuò il sito della Villa dei Papiri a Ercolano (solo in parte esplorato nel ’700), cui seguì lo scavo del monumento sepolto dal Vesuvio nel 79 d.C. Aveva scritto dell’americano Thomas Spencer Jerome che volle rivalutare l’imperatore romano Tiberio. Autore di oltre 70 pubblicazioni tra libri e saggi, nel 1978 lasciò ogni ruolo da dirigente d’azienda per votarsi interamente agli studi. Era membro, tra l’altro, dell’Accademia Napoletana di Archeologia, della Society of Antiquaries di Londra, della Società di Storia patria, dell’Accademia Pontaniana; in passato ha presieduto l’Associazione napoletana per i Monumenti e il Paesaggio. Nel novembre scorso era morta l’amata moglie di origine olandese, la pittrice e restauratrice Ella Vinke: la scomparsa è stata un colpo fatale per Knight.
«Era una presenza che si notava, ricorda da Capri Lucia Arbace, già soprintendente in Abruzzo e oggi in pensione, anche in tarda età era un uomo di bell’aspetto, alto, con carisma. E sua figlia Eugenie è una delle più brave restauratrici che io conosca. Aveva una cultura vasta. Ha compiuto ricerche d’archivio importanti, ha scoperto notizie inedite su Sir Willian Hamilton a Napoli e su altri stranieri, ha scritto pagine importanti sul giardino inglese di Caserta, sulla storia di Capri. Tra gli ultimi lavori ha pubblicato il carteggio tra il 1760 e il 1777 con notizie inedite tra Carlo III di Borbone e il Principe di San Nicandro». La storica dell’arte conosceva bene Knight: «Il suo ultimo desiderio era che la sua biblioteca, al 70% nella sua villa a Capri e in parte a Posillipo, venisse collocata nella Certosa di Capri che in futuro sarà sede del museo autonomo dell’isola e comprenderà i musei archeologici e la Certosa di San Giacomo. Knight aveva scritto anche al ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano».
Stella Cervasio in un articolo su «la Repubblica» di Napoli lo ricorda chino sui libri nella Biblioteca della Certosa caprese, autore di pagine rilevanti sugli inglesi nella città campana e nell’isola. Riguardo alla volontà di donare l’archivio e i circa 7mila volumi, antichi e non, alla biblioteca della Certosa caprese, la giornalista rimarca come sia attualmente chiusa in attesa di lavori.
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