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«Visionary Journeys Seoul», Origins Room

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«Visionary Journeys Seoul», Origins Room

A Seoul, Louis Vuitton racconta la sua storia in una spettacolare mostra immersiva

Il percorso si configura come una sequenza di ambienti che svelano la metamorfosi della maison da creatore di bauli a interprete del vivere contemporaneo

A Seoul, negli spazi di LV The Place all’interno di Shinsegae The Reserve, Louis Vuitton costruisce un viaggio che attraversa la propria memoria, tra moda e cultura. Una mostra, «Visionary Journeys Seoul», che si sviluppa su tre piani e accompagna il visitatore dentro un racconto che intreccia storia, artigianalità e immaginazione. Con la collaborazione di Shohei Shigematsu dello studio OMA, l’intero percorso si configura come una sequenza di ambienti che svelano la metamorfosi della maison da creatore di bauli a interprete del vivere contemporaneo.

Il cammino si apre nella «Trunkscape room». Un tunnel rivestito dalla Boîte Chapeau che guida lo sguardo verso l’origine del viaggio secondo Louis Vuitton. Qui l’idea del partire viene evocata attraverso la presenza fisica del baule, oggetto che ha inaugurato una nuova concezione di mobilità nel XIX secolo. Lo spazio vibra di un’energia sospesa che invita a lasciarsi trascinare in ciò che segue. Una scala a chiocciola conduce al resto dell’esperienza. Il corrimano luminoso creato dal display LED avvolgente forma una linea temporale mobile del savoir-faire della maison. Ogni immagine evoca paesaggi, spostamenti e gesti che ritornano nella storia del marchio come fili conduttori.

«Visionary Journeys Seoul», Facciata

«Visionary Journeys Seoul», Atrio

Al quinto piano si apre la «Origins room». L’ambiente raccoglie sei capitoli che ripercorrono le tappe principali della Maison. In «Historical Canvases» si seguono i diversi motivi che hanno preceduto il Monogram del 1896. In «Packing Fashion» il rapporto tra couture e viaggio appare nel suo intreccio più intimo. «Transports» presenta i primi bauli creati per treni, piroscafi e automobili. «Expeditions» racconta i viaggi verso terre remote attraverso bauli rinforzati e attrezzature pronte a resistere a qualsiasi clima. La tela Monogram più morbida evidenzia la sperimentazione che ha alleggerito il viaggio. La sala dedicata alla pelle Epi ripercorre l’ascesa di forme entrate nella storia della Maison come Alma, Speedy e Keepall.

La visita procede attraverso le «Lifestyle rooms», mentre la «Watches room» espone il tempo come ricerca formale. La «Picnic room» propone l’eleganza del tempo libero all’aperto. La «Personalisation room» restituisce l’atmosfera della sala da pranzo di Asnières attraverso un mosaico di frontali personalizzati che rievoca la tradizione delle iniziali dipinte e delle richieste su misura.

L’«Atelier» riproduce l’ambiente dei laboratori di Asnières. Qui pelli, tele rivestite e ottone lucidato convivono con stampi e modelli in legno. Gli strumenti del mestiere emergono come oggetti dotati di una bellezza autonoma. L’ambiente conduce alla «Test room», dedicata alla macchina chiamata «Louise», presenza silenziosa che racconta la volontà della Maison di unire artigianato e ingegneria in una ricerca continua di perfezione.

«Visionary Journeys Seoul», Collaboration Room

«Visionary Journeys Seoul», Watch Room

Nella «Icons room» la storia delle creazioni più celebri prende forma in una costellazione di vetrine verticali. Le borse firmate da Nicolas Ghesquière, Pharrell Williams, Marc Jacobs, Kim Jones e Virgil Abloh emergono come capitoli di un’unica narrazione. Accanto, la «Monogram room» presenta l’iconica tela attraverso un gioco di forme ritagliate che trasforma l’ambiente in un set immaginifico. Oggetti come il Teddy Bear, il Book Wallet e le borse Duck, Soccer Ball, Crab e Nautilus rivelano il lato ludico dell’universo Louis Vuitton.

Scendendo al piano inferiore si incontra un atrio illuminato da monumentali colonne di bauli in carta hanji Monogram che brillano come lanterne sospese. Qui la «Music room» approfondisce il tema del suono attraverso un ambiente che richiama una camera anecoica. Custodie per strumenti, speaker portatili e box per DJ convivono con oggetti quotidiani come una custodia per iPod. La stanza celebra la capacità della Maison di intrecciare tradizione artigianale e tecnologia contemporanea.

Le ultime tappe sono la «Collaboration room» e la «Fashion room». La prima accoglie una giostra di borse in rotazione amplificata da proiezioni e riflessi. La seconda utilizza palette mobili simili a quelle delle stazioni ferroviarie per ripercorrere le collezioni e le sfilate della Maison. In entrambe compaiono omaggi alla Corea, dalla borsa Artycapucines di Park Seo-Bo al look che ha aperto la sfilata Women’s Prefall 2023 sul ponte Jamsugyo.

Redazione, 10 dicembre 2025 | © Riproduzione riservata

A Seoul, Louis Vuitton racconta la sua storia in una spettacolare mostra immersiva | Redazione

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