Image

Verifica le date inserite: la data di inizio deve precedere quella di fine

Image

Uno dei chiostri del Complesso di San Domenico a Perugia, sede del Museo Archeologico Nazionale dell’Umbria

Foto: Direzione Regionale dei Musei dell’Umbria

Image

Uno dei chiostri del Complesso di San Domenico a Perugia, sede del Museo Archeologico Nazionale dell’Umbria

Foto: Direzione Regionale dei Musei dell’Umbria

A Perugia chiude per ristrutturazione il Museo Archeologico Nazionale dell’Umbria

Dal primo agosto, apre nell’istituzione umbra un cantiere per almeno 20 mesi di lavori e un ammontare di oltre 7 milioni di spesa

Gaspare Melchiorri

Leggi i suoi articoli

Per realizzare una serie di interventi volti alla ristrutturazione e rifunzionalizzazione della sua sede, il Complesso di San Domenico, anche nell’ottica del rispetto delle normative sulla sicurezza, il Museo Archeologico Nazionale dell’Umbria di Perugia (il maggior museo archeologico dell’Italia centrale) chiude il primo agosto fino al termine del cantiere, per il quale si prevedono almeno 20 mesi di lavori e un ammontare complessivo pari a oltre 7 milioni di euro di spesa.

Tra gli interventi previsti figurano il consolidamento antisismico del chiostro maggiore e di quello minore, la sostituzione dei manti di copertura, l’adeguamento alle norme antincendio, il rinnovamento degli impianti termici ed elettrici, che verranno integralmente cambiati in prospettiva dell’efficientamento energetico, e un nuovo allestimento del percorso di visita, organizzato secondo un racconto cronologico-tematico, pensato per guidare il visitatore attraverso le diverse fasi storiche in modo chiaro, con approfondimenti sulla civiltà romana, etrusca e umbra. Particolare attenzione sarà riservata all’integrazione degli strumenti multimediali, che arricchiranno l’esperienza espositiva e faciliteranno la comprensione dei contenuti, per un pubblico il più ampio possibile.

Il progetto è concepito in un’ottica inclusiva e accessibile, con soluzioni pensate per garantire la fruizione da parte di visitatori con esigenze diverse, dal punto di vista fisico, cognitivo e culturale. Nel nuovo riallestimento troveranno spazio opere oggi invisibili e alcune collezioni storiche, attualmente conservate nei depositi.

Nonostante la chiusura al pubblico, le attività del Manu non si fermeranno: negli spazi della Biblioteca sarà realizzato un calendario di iniziative di divulgazione e proposte artistiche quali conferenze, concerti, laboratori e altre attività, per garantire la continuità della proposta culturale dell’istituzione umbra. Lo spazio, inoltre, continuerà ad accogliere gli studiosi per la consultazione del consistente patrimonio bibliografico.

«Credo fermamente che il potenziale del Manu sia enorme, ha dichiarato Costantino D’Orazio, direttore dei Musei Nazionali di Perugia, e questi imponenti lavori saranno utili a esprimerlo al massimo. Una volta riaperto, il museo costituirà una finestra accattivante, accessibile e coinvolgente sulla storia dell’Umbria attraverso millenni, dalla Preistoria al Tardo Antico. Il connubio tra la struttura del Convento di San Domenico e le straordinarie collezioni del museo, lo renderanno uno dei luoghi più affascinanti e accessibili d’Italia».

«Si tratta di una grande occasione di rinnovamento per il Museo Archeologico Nazionale dell’Umbria, ha detto la direttrice del Manu, Tiziana Caponi, che prevede la possibilità di organizzare in maniera organica un percorso di allestimento comunicativo. È una proposta culturale volta alla valorizzazione delle collezioni esposte e presenti nei depositi con nuove chiavi di lettura, in fase di progettazione con lo studio Balletti+Sabbatini architetti. Sono inoltre previsti una serie di interventi strutturali e impiantistici che riqualificheranno integralmente l’edificio storico. In particolare in questi giorni hanno avuto avvio i lavori di consolidamento del chiostro maggiore su progetto dello Studio Alfio Barabani, e la sostituzione dei manti di copertura».

La collezione del Manu non resterà invisibile durante i lavori: sono già previste, tra le altre, mostre in collaborazione con istituzioni del territorio umbro e nazionale per permetterne lo studio e la presentazione in vari contesti. I Musei Nazionali di Perugia hanno attivato una partnership con il Liceo Classico e Musicale «Annibale Mariotti», che vede, tra le sue azioni principali, attività didattiche rivolte agli studenti, i quali saranno «curatori» dell’allestimento di una esposizione all’interno della scuola. Infine, numerose attività sono oggetto di coprogettazione con l’Accademia di Belle Arti di Perugia «Pietro Vannucci».

Il Museo offrirà contenuti digitali (sulle piattaforme social dei Musei nazionali di Perugia-Direzione regionale Musei nazionali Umbria e su quelle del Manu) per raccontare il dietro le quinte dei cantieri, con foto, video e interviste esclusive per permettere a tutti di «sbirciare» tra i ponteggi.

Gaspare Melchiorri, 30 luglio 2025 | © Riproduzione riservata

Altri articoli dell'autore

È quanto prevede un accordo di partenariato tra il commissario straordinario per il recupero dell’ex carcere borbonico, Giovanni Maria Macioce, e Simone Bozzato, presidente del Cde-Dtc Lazio

Il delicato stato di conservazione della scultura settecentesca ha portato alla sua musealizzazione all’interno del Palazzo del Seggio, al riparo dagli agenti atmosferici

È una delle scoperte della quarta campagna di scavi nel sito romagnolo. Vi si succedettero impianti dall’età augustea fino a tutto il V secolo

Il nuovo spazio multidisciplinare della Fondazione Onassis è ospitato da una fabbrica restaurata situata nella zona industriale della capitale greca

A Perugia chiude per ristrutturazione il Museo Archeologico Nazionale dell’Umbria | Gaspare Melchiorri

A Perugia chiude per ristrutturazione il Museo Archeologico Nazionale dell’Umbria | Gaspare Melchiorri