Zuan il furlano

Omaggio a Giovanni da Udine, pittore stimato da Raffaello e Michelangelo

Particolare del pergolato dipinto da Giovanni da Udine nelle Logge del primo piano nel Palazzo Apostolico in Vaticano
Melania Lunazzi |  | Udine

Dopo un convegno dedicatogli nell’ormai lontano 1987, la sua città di origine gli rende per la prima volta omaggio con una mostra monografica, organizzata per il cinquecentenario della morte di Raffaello, di cui fu stretto collaboratore nelle omonime Logge in Città del Vaticano.

Proprio nelle logge Giovanni da Udine (Udine, 1487-Roma, 1564) si firma come Zuan da Udine Furlano, firma che dà anche il titolo alla mostra, con un sottotitolo che lo colloca tra due giganti del Rinascimento che lo stimarono come autore e collaboratore: «Giovanni da Udine tra Raffaello e Michelangelo», al Castello di Udine dal 12 giugno al 12 settembre, a cura di Caterina Furlan e Liliana Cargnelutti.

Grande decoratore a stucco e ad affresco, noto per la sua capacità di dipingere grottesche con animali, fiori e frutta, la sua opera viene presentata in mostra attraverso più di sessanta tra disegni autografi e stampe provenienti da prestiti internazionali (da Berlino, Dresda, Monaco, Lille, Edimburgo), musei e biblioteche nazionali (Firenze, Roma, Milano) e corredata di documenti.

Nella sua città ha lasciato come «proto e architetto delle opere pubbliche» durante i suoi ritorni in patria, testimonianze architettoniche come lo stesso monumentale scalone d’accesso al Castello e la centralissima Torre dell’Orologio, mentre le decorazioni sono quasi tutte perdute ad eccezione di poche sopravvivenze nei castelli di Spilimbergo e Colloredo di Montalbano (questi ultimi probabilmente realizzati dal figlio Micilio). La mostra intende offrire una originale ricostruzione, diretta e indiretta, del contesto in cui l’artista visse, indagandone anche gli aspetti biografici e umani.

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