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Visioni incise tra cultura e natura

Xilografo che guarda con attenzione alla grande stagione italiana dell’incisione su legno, risalente ai primi anni del Novecento, sensibile al linguaggo di radice simbolista e autore di opere spesso ispirate a temi biblici e caratterizzate da complesse iconografie, Francesco Parisi, classe 1972, compone un terzetto di incisori riuniti all’Istituto Centrale per la Grafica sino al 2 luglio sotto il titolo «Perentoria figura».


Il dato figurale e narrativo è comune ai due calcografi che completano la mostra, curata da Rita Bernini e Gabriella Bocconi. Patrizio Di Sciullo (1965) evoca, ad acquaforte e bulino, un bestiario marino che nelle grandi dimensioni assume caratteri fantastici, manifestando, nelle ultime prove, un legame con il segno di Luigi Bartolini. Il suo coetaneo Andrea Lelario, partito da vedute paesaggistiche di taglio tradizionale, ha via via trasfigurato questo suo rapporto con la luce e lo spazio giungendo ai confini dell’astrazione. Tratto comune ai tre autori, oltre a una radicale fedeltà ai procedimenti tradizionali della grafica incisa, la vocazione visionaria.

Franco Fanelli, 04 giugno 2017 | © Riproduzione riservata

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Il progetto «polifonico» del curatore Luca Cerizza e dell’artista Massimo Bartolini è uno spazio abitato dalla musica  e da poche opere di meditazione e di introspezione, i cui poli sono la natura e la spiritualità 

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Visioni incise tra cultura e natura | Franco Fanelli

Visioni incise tra cultura e natura | Franco Fanelli