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Villa Reale sulla strada imperiale

Michela Moro

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Un grande palazzo neoclassico circondato da spettacolari giardini all'inglese

La Villa Reale di Monza è un grande palazzo in stile neoclassico voluto dall’imperatrice d’Austria Maria Teresa quale residenza estiva per la corte arciducale del figlio Ferdinando. La scelta di Monza fu determinata dalla salubrità dell’aria e dall’amenità della cittadina, ma anche dal fatto che esprimeva un simbolo di legame tra Vienna e Milano, trovandosi sulla strada per la capitale imperiale.

L’incarico della costruzione, conferito nel 1777 all’architetto imperiale Giuseppe Piermarini, fu portato a termine in soli tre anni, con costi contenuti grazie all’utilizzo razionale dei materiali e alla scelta di sostituire la decorazione in marmo con decorazione a stucco, tecnica presa dal modello Rococò.

L’estensione è vastissima: 700 locali per un totale di 22mila metri quadrati. I giardini e il parco sono spettacolari quanto la villa: il parco è il quarto recintato più grande d’Europa e il primo tra quelli circondati da mura. I giardini, in parte separati dal resto, sono all’inglese con laghi, rogge e un tempietto in stile neoclassico e conservano una grande varietà di specie botaniche, riflettendo la passione dell’arciduca Ferdinando per la natura.

L’edificio destinato alle serre per il servizio dei giardini della Villa, denominato Orangerie nel progetto originale del Piermarini e oggi comunemente noto come il Serrone, fu costruito nel 1790.

Voluto dall’arciduca Ferdinando d’Asburgo-Este, fu disegnato sul modello dell’Orangerie della reggia di Schönbrunn. Posto sul lato nord della villa, era collegato a questa tramite un corridoio chiamato «Passaggio delle dame». Il grande complesso include un teatrino di corte e una cappella. Dopo recenti restauri, l’edificio è sede di mostre temporanee. 

Michela Moro, 05 aprile 2016 | © Riproduzione riservata

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