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Vermeer si accorda a Napoli

Dal 18 novembre al 9 febbraio il Museo di Capodimonte ospita «Vermeer a Capodimonte», mostra costruita attorno al quadro «Donna al liuto» (1662-63) di Jan Vermeer (Delft 1632-75) conservato al Metropolitan Museum di New York.

Per la prima volta a Napoli, il dipinto ritrae una donna che accorda un liuto all’interno di un ambiente domestico mentre volge lo sguardo verso la finestra da cui penetra la luce che esalta la luminosità delle perle che indossa e delle borchie di una sedia che arreda la stanza. Alcuni particolari del dipinto sono messi in evidenza nell’allestimento, dov’è esposto un liuto «alla francese» a 11 ordini del 1644, simile a quello del dipinto e proveniente dal Musée de la Musique di Parigi, e una carta geografica che rievoca quella posta sulla parete alle spalle della donna di Vermeer.

Edita postuma da Willem Blaeu e inserita nel suo Theatrum Orbis Terrarum, sive, Atlas Novus (1644), la carta è conservata a Napoli presso la Società Napoletana di Storia Patria ed è stata restaurata per l’occasione. Sono inoltre esposti dipinti del museo raffiguranti donne musiciste: «Autoritratto alla spinetta» (1559 ca) di Sofonisba Anguissola, «Santa Cecilia in estasi» (1645) di Bernardo Cavallino e quella di Francesco Guarino del 1650, e «Santa Cecilia all’organo e angeli musicanti e cantori» di Carlo Sellitto (1613 ca).

Olga Scotto di Vettimo, 05 novembre 2016 | © Riproduzione riservata

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Vermeer si accorda a Napoli | Olga Scotto di Vettimo

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