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Giusi Diana
Leggi i suoi articoli«ISNTIT» è il titolo di una personale di Vittorio Messina (Zafferana Etnea, 1946) che la Galleria Adalberto Catanzaro ospita fino al 4 dicembre.
Alle pareti, frammenti di fantomatici edifici (specchi, ringhiere, infissi, lampade industriali) compongono poetici paesaggi. In una picola opera a parete un infisso in alluminio, decontestualizzato, si trasforma in teca, racchiudendo sotto vetro una fotografia d’epoca, scaldata dalla luce di un neon giallo.
Una «cella» cresciuta come un organismo vivo all’interno dell’ultima stanza, trattiene tra precari pilastri vecchie scarpe femminili. Il tema dell’abuso, sotteso a tutte le opere in mostra e calzante rispetto al contesto urbano di Bagheria, è ingentilito da note cromatiche calde e familiari. La mostra è curata da Bruno Corà.
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