Una tempesta sul Macro

Dal 3 febbraio il Macro apre una serie di mostre personali che offrono alcune riflessioni sul nostro presente

Francesca Romana Morelli |  | Roma

Fino al 17 aprile Nanni Balestrini (1935) propone «La Tempesta perfetta», a cura di Achille Bonito Oliva e organizzata dalla galleria veneziana Michela Rizzo. Ispirata alla celebre opera giorgionesca, come anche a Shakespeare, a Ezra Pound e alla Genesi, è così commentata da Bonito Oliva: «È un’opera stereofonica, sonora, che si confronta col rumore del mondo, attraverso la contaminazione, la scomposizione. Ciò che il lampo annuncia, la tempesta, Balestrini la realizza attraverso un collage di parole e dollari strappati, una pioggia che investe il quadro di Giorgione».

Fino al 26 marzo Daniela Perego (1961) in «Arrivederci», curata da Micol Di Veroli e in collaborazione con il Castello di Rivara di Franz Paludetto, propone installazioni (nella foto un particolare) sul tema della memoria, centrale nella sua ricerca.

Sempre fino al 26 marzo il compositore, pianista e artista Daniele Lombardi
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