Una madre troppo orgogliosa
Al Santuario di Ercole Vincitore il mito di Niobe cantato da Ovidio nelle sue Metamorfosi

Mette a disposizione la sua formazione e professionalità di contemporaneista il direttore dell’Istituto Villa Adriana e Villa d’Este Andrea Bruciati, che dal 6 luglio al 23 settembre cura insieme a Micaela Angle la mostra «E dimmi che non vuoi morire: il mito di Niobe» al Santuario di Ercole Vincitore, sito semisconosciuto per quanto di enorme importanza, riaperto lo scorso 30 settembre nei fine settimana e con l’occasione finalmente tutti i giorni.
Il mito, cantato da Ovidio nelle sue Metamorfosi, racconta di una madre talmente fiera della sua numerosa prole (7 maschi e 7 femmine) da vantarsi di essere superiore a Latona, i cui figli, Apollo e Diana, si vendicano sterminandola. Trasformata in pietra dal dolore, Niobe continua tuttavia a versare lacrime. La suggestione della storia ha fatto sì che il mito venisse illustrato praticamente in tutte le epoche, dall’antichità ai giorni nostri. È
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