Una Galleria a gonfie vele

Mostre e multimedialità con lavori in corso

Federico Castelli Gattinara |  | Roma

La Galleria Nazionale d’Arte Antica marcia spedita grazie alla sua autonomia da «supermuseo», ai nove milioni di euro del Cipe e alla dinamicità della direttrice Flaminia Gennari Sartori. Lo scorso 11 gennaio ha inaugurato due piccole mostre, annunciato lo stato dei lavori e le prospettive future, come rivelato in anteprima a «Il Giornale dell’Arte» a luglio (cfr. n. 366, p. 8).

«Il pittore e il gran signore», a cura di Michele Di Monte, presenta fino al 23 aprile uno ritratto di Abbondio Rezzonico (3x2 metri) dipinto da Pompeo Batoni in occasione della nomina del principe a senatore di Roma nel 1766. Acquistato dallo Stato presso gli eredi della famiglia, è stato definitivamente assegnato a Palazzo Barberini, dov’è esposto insieme ai due ritratti di Clemente XIII Rezzonico eseguiti da Batoni e Mengs (quest’ultimo dalla Pinacoteca di Bologna), più altre due tele di Batoni e una di Anton
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