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Una Galleria a gonfie vele

Mostre e multimedialità con lavori in corso

Federico Castelli Gattinara

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La Galleria Nazionale d’Arte Antica marcia spedita grazie alla sua autonomia da «supermuseo», ai nove milioni di euro del Cipe e alla dinamicità della direttrice Flaminia Gennari Sartori. Lo scorso 11 gennaio ha inaugurato due piccole mostre, annunciato lo stato dei lavori e le prospettive future, come rivelato in anteprima a «Il Giornale dell’Arte» a luglio (cfr. n. 366, p. 8).

«Il pittore e il gran signore», a cura di Michele Di Monte, presenta fino al 23 aprile uno ritratto di Abbondio Rezzonico (3x2 metri) dipinto da Pompeo Batoni in occasione della nomina del principe a senatore di Roma nel 1766. Acquistato dallo Stato presso gli eredi della famiglia, è stato definitivamente assegnato a Palazzo Barberini, dov’è esposto insieme ai due ritratti di Clemente XIII Rezzonico eseguiti da Batoni e Mengs (quest’ultimo dalla Pinacoteca di Bologna), più altre due tele di Batoni e una di Anton von Maron, tutte della Galleria.

«Mediterraneo in chiaroscuro», a cura di Sandro Debono e Alessandro Cosma, fino al 21 maggio mette a confronto tele del Muza-Muzew Nazzjonali tal-Arti di La Valletta a Malta con pezzi degli stessi autori della Galleria Nazionale, in totale 18 dipinti. Da Malta arrivano un Ribera, un ritratto di Eraclito attribuito a David de Haen, tre oli di Matthias Stomer e tre di Mattia Preti.

Questo mese, «Storia, protagonisti, vita sociale e culturale nella Roma di Urbano VIII», a cura di Mariella Nuzzo e Nicolette Mandarano, inaugura il nuovo allestimento multimediale. Dal 17 febbraio al 7 maggio la Galleria Corsini propone «Daniele da Volterra. I dipinti d’Elci», a cura di Barbara Agosti e Vittoria Romani, che presenta due dipinti poco noti dell’artista (1509-66), «Elia nel deserto» e «Madonna con il Bambino, san Giovannino e santa Barbara», conservati da oltre un secolo nella collezione dei conti Pannocchieschi d’Elci di Siena.

Mostra e catalogo sono stati realizzati grazie alla collaborazione e al supporto della Galleria Benappi di Torino, da anni incaricata dai proprietari di valorizzare le loro opere. Intanto proseguono i restauri degli ultimi 700 mq del piano nobile restituiti un anno fa dalla Difesa (c’era il Circolo Ufficiali). I lavori termineranno entro un anno, cui seguiranno l’allestimento e l’apertura per la seconda metà del 2018.

Federico Castelli Gattinara, 10 febbraio 2017 | © Riproduzione riservata

Una Galleria a gonfie vele | Federico Castelli Gattinara

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