Un milione per la Fontana di Orione

Il restauro a Messina di un'opera sopravvissuta al sisma del 1908

La Fontana di Orione a Messina
Giusi Diana |  | Messina

Una prima fase diagnostica, che si avvarrà della collaborazione dell’Opificio delle Pietre Dure di Firenze, seguita poi dal successivo restauro del costo di un milione di euro del Poc (Programma operativo complementare) Metro. Questo il piano per il totale recupero della cinquecentesca Fontana Orione, una delle pochissime opere architettoniche sopravvissute al terribile terremoto del 1908, che ormai da alcuni anni necessita di interventi urgenti.

Il Senato messinese la commissionò a uno scultore fiorentino, allievo di Michelangelo, Giovanni Angelo Montorsoli (1507-65) che la realizzò tra il 1547 e il 1551 in collaborazione con Domenico Vanello. Un simbolo per Messina, collocata nella centrale piazza Duomo e dedicata al mitico fondatore della città, ma anche un pregevole esempio di scultura rinascimentale.

Come fa sapere l’assessore ai Beni culturali e ambientali del Comune Salvatore Mondello, questa prima fase di interventi consisterà nella verifica delle condizioni di degrado della struttura, attraverso l’analisi di materiale fotografico e un sopralluogo congiunto tra il Rup (Responsabile unico del procedimento) e la Soprintendenza di Messina.

I tecnici dell’Opificio delle Pietre Dure e i consulenti di diagnostica individueranno le indagini da effettuare secondo linee guida redatte dall’Istituto fiorentino.

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