Un fiume di pattume genera bellezza

Laura Lombardi |  | Santa Croce sull’Arno (Fi)

La tematica dei rifiuti, dei detriti e anche quella dell’accumulazione, dominante gli ultimi decenni (dal romanzo Underworld di De Lillo alla mostra «Trash, quando i rifiuti diventano arte» di Lea Vergine) è declinata dal cubano José Yaque in una riflessione sul ruolo che i rifiuti svolgono nell’identità di un territorio, ma anche sulla forma «altra» di bellezza che possono generare. Collegandosi all’idea di fiume, l’insieme diviene metafora della nostra condizione esistenziale, come parte di un tutto che scorre e che muta. Significati che riassume la mostra a cura di Ilaria Mariotti a Villa Pacchiani, «José Yaque, Alluvione d’Arno», in corso sino al 2 aprile.

La mostra si articola tra l’installazione all’esterno dell’edificio, dove grovigli scampati alla violenza di una piena evocano lo scorrere dell’acqua ancora presente, e all’interno, dove un «fiume» di scarpe tende a
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