Un film con 500 attori

Federico Florian |  | Bolzano

«Sento di essere parte di quei processi che vedono l’artista come un attivatore di energie, spiega Marinella Senatore, che ha uno spartito attraverso il quale le persone negoziano, o contestano, la loro partecipazione. Cerco di mettere in atto uno scambio affettivo, che passi di storia in storia; il racconto stesso diventa scambio e spesso si costruisce una situazione di laboratorio aperto, dove chi lavora impara qualcosa e lo porta con sé assieme al ricordo di essere stato sul set».

Scambio affettivo, partecipazione e lavoro di squadra sono le parole chiave che descrivono la pratica della Senatore, artista campana dalla formazione internazionale, vincitrice del Premio MaXXI 2014, ora residente tra Londra e Berlino.

Fondatrice della Scuola di Danza Narrativa (una scuola nomade, completamente gratuita, basata su un approccio didattico volto a favorire la soggettività e l’espressività del singolo studente),
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