Un esercito di batteri salva la regina

Un particolare della ricca decorazione. © Museo e Tesoro del Duomo di Monza
Barbara Antonetto |

Le Storie di Teodolinda nel Duomo di Monza rappresentano l’espressione somma della raffinatezza del Gotico internazionale, eppure «quello che vediamo non è che la stesura di base di ciò che fu. Nel caso della Cappella di Teodolinda, più che in altri, c’è una distanza abissale tra come l’opera si presenta oggi e come doveva proporsi all’origine. Queste pitture, che lasciano a bocca aperta per la loro preziosità, erano ben più ricche; in sostanza si è conservata la preparazione su cui i pittori della bottega Zavattari avevano steso per pennellate, a volte corpose, a volte più trasparenti, uno strato di uno-due millimetri di colore abraso da drastiche puliture di restauratori del passato, inconsapevoli dei danni irreversibili che producevano. Le zone a fondo oro, le uniche rimaste inalterate, si accordavano a una pittura brillante e lucida, con un effetto quasi specchiante, ottenuta tramite finiture in lacca e
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© Riproduzione riservata Un particolare della ricca decorazione. © Museo e Tesoro del Duomo di Monza L' esterno del duomo di Monza. © Museo e Tesoro del Duomo di Monza Un particolare della ricca decorazione. © Museo e Tesoro del Duomo di Monza La restauratrice Anna Lucchini.
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