Luigi Presicce in una sua performance

Image

Luigi Presicce in una sua performance

Un dialogo a tre voci tra Arena, Presicce e Quida

Da Anna Marra Arte Contemporanea sculture, dipinti, installazioni e fotografie di performance di tre artisti pugliesi

Dal 22 settembre al 29 ottobre presso Anna Marra Arte Contemporanea la mostra «Luce dei miei occhi», a cura di Daniela Bigi, presenta tre modi distinti di essere artista pugliese contemporaneo. La collettiva mette insieme infatti i lavori di Francesco Arena, Luigi Presicce e Raffaele Quida, in un dialogo a tre voci, un «trialogo» tra colleghi, nonché amici, tutti originari del «tacco d’Italia»: Arena è nato nel 1978 a Torre Santa Susanna in provincia di Brindisi, Luigi Presicce è di Porto Cesareo (Lecce), dove è nato nel 1976, Raffaele Quida è leccese, ed è il più anziano della compagine, essendo del 1968.

La mostra presenta sculture, dipinti, installazioni e fotografie di performance, intessendo esperienze estetiche ed esistenziali pur diverse, ma sotto l’egida di un richiamo remoto: «Luce dei miei occhi» era per l’imperatore del Sacro Romano Impero Federico II di Svevia la Puglia, dove, nei primi decenni del XIII secolo andò a vivere, avendo trasferito la capitale del Regno delle Due Sicilie (parte allora del suo impero), da Palermo a Foggia.

Il cultore delle arti e motore di una grande fioritura culturale di tipo umanistico, scrisse infatti in una lettera: «Se il Signore avesse visto questa piana, luce dei miei occhi, avrebbe deciso di fermarsi a vivere qui». Paesaggio, sentimento e limpida luce meridionale non sono parte dell’universo linguistico e concettuale dei tre artisti, ma sicuramente di un territorio più profondo, in cui ogni artista ineluttabilmente attinge.

Luigi Presicce in una sua performance

Guglielmo Gigliotti, 21 settembre 2022 | © Riproduzione riservata

Articoli precedenti

Nella ventina di tele, quasi tutte inedite, del pittore siciliano allestite al Museo Hendrik Christian Andersen, la novità sono le navi da guerra all’orizzonte, piccoli segni dei nostri tempi

Cinque grandi cavalletti di uno dei più celebri ex studenti dell’Accademia di Belle Arti di Roma avviano la programmazione del nuovo spazio espositivo dell’istituzione

Nell’Area Archeologica Neapolis di Siracusa 27 sculture monumentali dell’artista franco polacco

A Roma un magnate libanese della moda espone 130 opere d’arte contemporanea. Sono le «inquietudini caravaggesche» di una delle più antiche democrazie del mondo

Un dialogo a tre voci tra Arena, Presicce e Quida | Guglielmo Gigliotti

Un dialogo a tre voci tra Arena, Presicce e Quida | Guglielmo Gigliotti