Un corpus affidabile di Giovanni Bellini

Il catalogo ragionato dei dipinti dell'artista veneto ha una schedatura dettagliata e un ricco apparato iconografico

La «Pala di San Giobbe» di Giovanni Bellini (particolare)
Marta Paraventi |

Scopo del volume Giovanni Bellini - Catalogo ragionato, concepito a partire dal lavoro degli autori per la mostra sull’artista veneto delle Scuderie del Quirinale (2008), è ricostruire un corpus affidabile dei dipinti attraverso la schedatura dettagliata delle opere articolata in ordine cronologico e dotata di un ricco apparato iconografico, preceduta dalla sezione sui documenti con alcune integrazioni rispetto a quelli pubblicati nel catalogo della mostra romana; in merito alle opere perdute sono state trattate le più importanti citate o in documenti contemporanei o in fonti antiche.

Il volume è suddiviso in tre parti che dialogano tra loro, corrispondenti all’incirca ai periodi della carriera del pittore e curate rispettivamente da M. Lucco, P. Humfrey e G.C.F. Villa. Nell’introduzione alla prima, che affronta le opere dal 1458 al 1480, si affronta il nodo della data di nascita dell’artista che ragionevolmente può essere individuata nel 1440 ca. È in questa sezione che vengono presentati il perduto «Polittico dei santi Giovanni e Paolo» e i due pannelli, inediti, raffiguranti santo Stefano e san Lorenzo.

Resi noti agli autori durante la scrittura dell’opera, a seguito di indagini riflettografiche sono stati ricondotti allo stesso polittico che doveva comprendere il Santo vescovo e sant’Antonio Abate, entrambi al Louvre e che aveva probabilmente al centro la «Madonna della Milizia da Mar» (Venezia, Gallerie dell’Accademia). La seconda parte relativa al periodo 1480-1500, si apre con le perdute «Storie di papa Alessandro III» del Palazzo Ducale, la «Pala di San Giobbe» accreditata al 1480 per poi affrontare il legame tra dipinti chiave per la componente paesaggistica come la «Trasfigurazione» di Capodimonte (1482-83) e il «San Francesco» Frick (datato 1480-81). La terza sezione tratta gli ultimi lustri di una carriera straordinaria, ammirata (celebre l’elogio di Dürer del 1506) e ricca di opere emblematiche e innovative come la «Derisione di Noè» di Besançon (1513 ca), il «Bacco fanciullo» di Washington (1513 ca), la «Nuda» di Vienna (1515) e il «Festino degli Dei» (1512-14).

Giovanni Bellini - Catalogo ragionato
a cura di M. Lucco. Testi di Mauro Lucco, Peter Humfrey, Giovanni C.F. Villa. Zel edizioni 2020, pp. 656, ill. b/n e colori € 90,00

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