Image

Verifica le date inserite: la data di inizio deve precedere quella di fine

Image

Chiara Dynys, «La Blancheur», 2020. Cortesia dell’artista e Casamadre Arte Contemporanea, Napoli

Image

Chiara Dynys, «La Blancheur», 2020. Cortesia dell’artista e Casamadre Arte Contemporanea, Napoli

Un caleidoscopio per uscire dal buio

La personale di Chiara Dynys alla galleria Casamadre di Napoli

Olga Scotto di Vettimo

Leggi i suoi articoli

I lavori di Chiara Dynys in mostra alla galleria Casamadre Arte Contemporanea insistono sul concetto di inganno percettivo e su quello di dualità. La luce e il colore costituiscono le direttrici principali con cui l’artista lombarda (Mantova, 1958), costruisce la personale a Napoli, ideata durante i mesi del lockdown, come annuncia un post pubblicato sul suo profilo Facebook: «Anche nelle opere che sto preparando per la mostra a Casamadre c’è un focus specifico sui colori, in particolare quelli fluorescenti, che si riflettono nella lente convessa e negli specchi contenuti in una struttura ottagonale, così da rifletterne all’infinito l’immagine come in un caleidoscopio (questo ciclo si chiama, per l’appunto, “Kaleidos”), all’interno del quale siamo immersi noi stessi con la nostra figura.

Tutti questi lavori sono pieni di colore: lo si attraversa, ne si sente la mancanza, è riflesso su di noi. La mia riflessione è che riusciremo a uscire da questo buio tramite la vitalità come nel passaggio di colore in colore. La difficoltà è riuscire a mantenere la fede quando il futuro è così nebuloso».

I lavori fungono dunque da dispositivi concettuali: le geometrie irregolari di «Kaleidos» sono, cita il testo critico di accompagnamento, «letteralmente forme belle in cui specchiarsi o idee platoniche in fuga verso l’iperuranio»; mentre «La Blancheur» (2020), nei cui angoli appuntiti si scompongono in frammenti le forme canoviane, «infligge la nostalgia di una bellezza ideale, che è biancore astratto, pallore mortale».
 

Olga Scotto di Vettimo, 28 giugno 2021 | © Riproduzione riservata

Altri articoli dell'autore

Gli interventi da poco conclusi hanno riguardato l’«Atlante che sorregge il mondo» e l’orologio e del Planetario di Palazzo Reale, e una pendola da camino di Villa Pignatelli

È prevista per il 2026 la fine della ristrutturazione dell’ex Convento dei Padri Passionisti, situato nel parco della residenza reale, i cui spazi saranno destinati alla creatività, alla moda e al design italiani

Nel Vestibolo superiore l’artista armeno presenta l’installazione «Perduranza» e una performance di bambini

Un progetto curato da Laura Valente chiede la compartecipazione della cittadinanza, delle istituzioni e delle scuole a un Manifesto per le Future Generazioni di Napoli

Un caleidoscopio per uscire dal buio | Olga Scotto di Vettimo

Un caleidoscopio per uscire dal buio | Olga Scotto di Vettimo