Il 14 marzo Porro & C. batte un’asta di dipinti e sculture antichi. Nel catalogo, curato da Umberto Savoia, spicca il busto femminile di stucco dipinto (1556 ca, notificato), battuto nel 1918 nella memorabile asta di Stefano Bardini (in pendant con un busto maschile di terracotta, oggi al Milwaukee Art Museum, entrambi allora attribuiti ad Alessandro Vittoria) di cui, salvo due fugaci passaggi sul mercato, si erano perse le tracce. Ristudiato e ricondotto in ambito padovano di metà ’500, il busto è in vendita con una stima di 20-25mila euro.
Fra le sculture si segnala anche una coppia di terrecotte di Giuseppe Maria Mazza (1653-1741; un suo importante gruppo è stato battuto di recente da Sotheby’s, New York, a oltre 337mila dollari) proposte a 8-10mila euro. Di grande fascino la «Natura morta» («I sensi») di Giuseppe Recco, firmata e datata 1670. Notificata anch’essa, è proposta a 40-50mila euro.
Ci sono poi il «San Gerolamo» di Bartolomeo Manfredi pubblicato da Gianni Papi (80-100mila; in temporanea importazione) e una coppia di architetture (50-60mila) di Viviano Codazzi, con scheda di Nicola Spinosa. Preziose le due tempere di Marco Ricci (30-40mila euro) e il disegno di Jacques-Louis David (15-20mila), pubblicata sulla monografia del pittore.
Articoli precedenti
L’artista lombardo è protagonista di un percorso che ne valorizzare il ruolo all’interno del panorama del dopoguerra
La mostra dell’artista veneziano da ML Fine Arts, ripercorrendo un felice periodo della sua vicenda creativa, raggruppa una dozzina di opere di assoluta qualità e significato
Nel doppio appuntamento al MA*GA la mostra dello scultore milanese ha un’ampia sezione documentaria, mentre l’opera del veronese con i totem digitali «invade» Gallarate
La società milanese che offre servizi integrati per l’arte offre online una selezione delle opere di proprietà privata che le sono state affidate o che sono disponibili per la vendita