Un bizzarro ma con una forza masaccesca

Laura Lombardi |  | Firenze

A un personaggio poco noto al grande pubblico, fisionomia assai singolare, è dedicata la mostra «Giovanni Dal Ponte (1385-1437) Protagonista dell’Umanesimo tardogotico», allestita alla Galleria dell’Accademia dal 22 novembre al 12 marzo. Si tratta della prima mostra della nuova direzione di Cecile Hollberg, ma svolgimento di un’idea di Angelo Tartuferi, responsabile del settore dipinti dal Duecento al Quattrocento dell’istituzione, che della mostra è curatore con Lorenzo Sbaraglio, del Polo museale regionale della Toscana e studioso di Dal Ponte.

«Giovanni Dal Ponte ha dei risvolti davvero singolari, con un registro amplissimo di influenze stilistiche, spiega Tartuferi (già cocuratore della mostra «Bagliori dorati» alla Gallerie degli Uffizi nel 2012, su temi analoghi), poiché nelle sue opere troviamo l’alternanza di motivi tardogotici con altri di impronta masaccesca: una lezione
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