Nel suo celebre Viaggio in Italia, Goethe fece un dettagliato resoconto della sua fuga in incognito e delle sue peregrinazioni nel Belpaese, dove tra il 1786 e il 1788 visitò parte del Nord, Firenze, Roma, Napoli e la Sicilia. L’opera, scritta anni dopo, uscì in due volumi, il primo nel 1816, due secoli fa, il secondo l’anno dopo.

A celebrare questa ricorrenza, dall’8 giugno all’11 settembre, è una mostra di tre artiste residenti a Roma alla Casa di Goethe. «Con Goethe in Italia», a cura di Maria Gazzetti, propone opere di Michaela Maria Langenstein, Elisa Montessori e Claudia Peill.

La Langenstein, tedesca di Monaco, ha realizzato «ritratti di piante», fotogrammi in cui seleziona, studia, ricompone fiori e piante o parti di esse, immagini che ci riportano alla «Urpflanze» di Goethe, la pianta primigenia che il poeta sperava di scoprire in Italia.
Elisa Montessori da anni si confronta con Goethe, in particolare con le sue opere scientifiche: in mostra, dipinti a olio, opere su carta e vari libri d’artista con disegni ispirati a studi botanici e al Viaggio in Italia.
Claudia Peill, che usa soprattutto la fotografia su cui interviene con la pittura, ha creato polittici di grande formato ispirati a quel testo, riletto come un complesso percorso umano e artistico.