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Trastevere per tre

Federico Castelli Gattinara

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Al Museo di Roma in Trastevere si inizia l’8 settembre con la mostra «Change how you see, see how you change» in cui sono esposti una quarantina di scatti del pluripremiato Rick Guidotti, già famoso fotografo di moda americano, che da vent’anni si dedica a ritrarre persone con patologie genetiche nell’intento di rivelarne e valorizzarne la bellezza e, al tempo stesso, di mutare «il proprio sguardo su di sé e sul mondo che lo circonda» (fino al 17 settembre).

Il 23, e fino al 14 gennaio, è la volta di «Gli invisibili che volevano tutto», una perlustrazione a quattro mani, e in circa 200 opere, del fotoreporter Tano d’Amico e dell’artista Pablo Echaurren sull’intreccio tra arte, politica e ideologia nei movimenti antagonisti del 1977, a quarant’anni di distanza da quello snodo storico-culturale del nostro Paese.

Il 27 apre infine «990 volti» del tedesco Hans-Jürgen Raabe, installazione interattiva che fino al 31 dicembre offre un affresco del nostro tempo attraverso 470 fotografie di volti, scattate in vari formati in 33 località diverse: una sorta di tributo, ma anche di superamento, della fotografia «sociologica» di August Sander degli anni Venti in Germania.

Federico Castelli Gattinara, 15 settembre 2017 | © Riproduzione riservata

Trastevere per tre | Federico Castelli Gattinara

Trastevere per tre | Federico Castelli Gattinara