Transumanza, alpinismo e Perdonanza Celestiniana patrimonio Unesco
L'Italia ha raggiunto quota 12 presenze tra i beni immateriali dell’Umanità

Bogotà. Dopo la pizza e i muretti a secco, l’Unesco ha inserito l’alpinismo, la festa aquilana della Perdonanza Celestiniana e la transumanza tra i beni immateriali patrimonio dell’Umanità, con i quali l’Italia ha raggiunto quota 12 presenze nella categoria.
A dicembre il Comitato intergovernativo del Patrimonio mondiale riunito a Bogotà ha accolto le tre candidature: quella sull’alpinismo era firmata da Francia come capofila, Italia e Svizzera con il coordinamento dei Comuni di Courmayeur e di Chamonix; la «nomination» aquilana riguarda la festa nata per la Bolla con cui papa Celestino V nel 1294 concedeva l’indulgenza plenaria a chi entrava nella chiesa di Collemaggio ed era sostenuta dal Comune e dal Comitato Perdonanza Celestiniana; la transumanza (la conduzione di greggi in territori montani d’estate e più caldi d’inverno) ha visto schierati più soggetti, dalle Alpi al Tavoliere
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