Terremoti contemporanei: dal Romanistan alla Russia

I programmi del Museo Pecci di Prato per l'anno a venire

«Magazzino d’arte» (1990) di Sergei Volkov, Collezione del Centro Pecci e del Comune di Prato. Foto: Domingie e Rabatti
Laura Lombardi |  | Prato

Cristiana Perrella annuncia la nuova programmazione di mostre al Centro per l’arte contemporanea Luigi Pecci da lei diretto con appuntamenti tesi a indagare le «forze sismiche della contemporaneità», che solo l’arte può sviscerare e registrare compiutamente. Forte la presenza dello scenario italiano, con nomi quali Eva Marisaldi (fino all’8 dicembre con l’installazione «Untitled» del 1999 e altre opere in dialogo), Fabio Mauri (12 dicembre-27 gennaio) Francesco Vezzoli, Gio Ponti, Martino Gamper (progetto di Vezzoli nel febbraio 2020), Simone Forti (giugno), Sister Corita Kent (sempre a giugno) e Chiara Fumai (settembre).

Si inizia con Luca Vitone e Marco Rizzi, che dall’8 novembre al 2 febbraio presentano i loro progetti vincitori della quarta edizione del bando Italian Council del Mibac. «Romanistan» di Luca Vitone ha come fulcro il racconto del viaggio compiuto percorrendo a ritroso da
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