Teresa Giannico empatica da Viasaterna

Ventuno opere «ecologiche» realizzate con immagini tratte dal web documentano la nuova dimensione narrativa dell’artista barese

«I used to look at your photographs» (2023) di Teresa Giannico © l’artista, Courtesy Viasaterna
Francesca Interlenghi |  | Milano

Sino al 23 giugno Viasaterna ospita «Archives of Empathy», seconda mostra personale in galleria di Teresa Giannico (Bari, 1985) a cura di Giangavino Pazzola. Il progetto espositivo si compone di 21 opere che comprendono ritratti individuali e alcuni paesaggi tratti dalla serie «You will return, you will return» (2022) e ritratti di gruppo, o comunque ambientati, che appartengono a un insieme ideato all’inizio del 2023 e presentati per la prima volta in questa occasione.

Sperimentando nuove soluzioni formali, l’artista attinge alla grande varietà di immagini già esistenti che seleziona online attraverso esplorazioni per parole chiave su motori di ricerca e riutilizza con un approccio «ecologico». Stratificando diversi livelli di lavorazione, il collage, la fotografia e le pennellate digitali, Giannico rivendica il piacere della figurazione e introduce nei suoi lavori corpi, volti, sguardi, mani che si impongono come presenze, fatte della stessa materia dei sentimenti che le attraversano.

L’approccio razionale che caratterizzava la produzione precedente, e che dava forma agli ambienti asettici dei suoi diorami cede il passo a una dimensione più istintiva, narrativa ed empatica, che si offre come luogo privilegiato di apertura, di inclusione e di intima partecipazione. Spiega l’artista: «Questo è un lavoro che punta all’essenziale, che parla di sentimenti, di identità e della condizione esistenziale, temi antagonisti all’iperproduttività, nonché alla ricerca spasmodica dell’immagine stupefacente nella società contemporanea che in questa mostra ho voluto allontanare, parlando invece di un tempo lento e della semplicità del quotidiano».

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