Tecnologia, un progetto Enea per le tombe dipinte degli Etruschi

Un particolare delle pitture parietali della Tomba dei Leoni Ruggenti a Veio
Federico Castelli Gattinara |

Roma. È stato presentato ieri a Palazzo Patrizi Clementi, introdotto dalla soprintendente Alfonsina Russo, il progetto «Tecnologie avanzate per la grande pittura etrusca da Veio a Tarquinia», ramo di CO.B.RA, ampio progetto Enea più che di ricerca di vero e proprio trasferimento tecnologico, ovvero di messa a punto e fornitura di metodi, tecnologie e strumenti avanzati per la conservazione dei beni culturali, persino con modifiche ad hoc, per Soprintendenze e restauratori operanti sul patrimonio del Lazio (la Regione è l’ente finanziatore).

«Gli interventi finora eseguiti sono una decina in tutto il Lazio, riferisce la responsabile scientifica di CO.B.RA Roberta Fantoni (Enea), specie ma non solamente su ambienti ipogei». Il primo outdoor/open laboratory, che ha preso il via il 26 settembre scorso sulla Tomba dei Demoni Azzurri della necropoli dei Monterozzi a Tarquinia, scoperta nel 1985 e che
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© Riproduzione riservata Ricostruzione della Tomba dei Demoni
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