Sottsass di vetro e di terra

Veronica Rodenigo |  | Venezia

I vetri di Ettore Sottsass (1917-2007) sono in mostra sino al 30 luglio nell’Isla di San Giorgio Maggiore. Oltre 200 manufatti (perlopiù provenienti dalla raccolta di Ettore Mourmans, collega, sodale e collezionista) riassumono presso Le Stanze del Vetro una parabola creativa che dal primo esemplare del 1947, in collaborazione con la Triennale di Milano, e dalla prima serie realizzata per Vistosi nel 1974 lo accompagnerà sino alla fine del suo percorso, anche tramite la produzione industriale con Alessi, Baccarat, Egizia, Fontana Arte e Swarovski. Non tanto oggetti d’uso bensì «inganni tra utilizzo e idea», come spiega il curatore Luca Massimo Barbero, oggetti che evolvono, nelle diverse serie, sino agli anni 2000 con creazioni che superano il metro d’altezza. Il percorso inizia dalla serie «Memphis» (1982-86) per proseguire negli anni Novanta caratterizzati anche da contaminazioni
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