Sono 17 gli eventi collaterali ufficiali della 17ma Biennale, dislocati in tutta la città. Tra le proposte, l’Associazione Internazionale Arti Plastiche (Aiap) porta sull’Isola di San Servolo l’installazione «Senza Terra/Pomerio»: una barca capovolta sorretta da remi che funge da rifugio e spazio inviolabile. Il rimando è al pomerium dell’antichità latina, spazio libero e sacro lungo il perimetro delle mura cittadine, che non poteva essere abitato né attraversato in armi. L’opera, frutto di un collettivo di 50 artisti coordinati dal curatore Boris Brollo, si materializza come luogo ideale dove trovare asilo e riflettere. Un messaggio di solidarietà per esiliati e rifugiati di qualsiasi provenienza, uniti dalla sacralità del vivere comune.
Presso lo Squero Castello è invece possibile esplorare «Tropicalia – Architecture, Materials, Innovative Systems». Organizzato da Zuecca Projects e dallo studio di architettura Coldefy, il progetto illustra i risultati delle ricerche su flora e su fauna tropicale condotte da Labex Ceba (laboratorio di ricerca sulla biodiversità dell’Amazzonia) e si concentra sulle unicità architettoniche e ingegneristiche di Tropicalia, la serra più grande del mondo disegnata dallo studio Coldefy, di futura realizzazione sulla Côte d’Opale (Francia).
Non distante, l’Institut Ramon Llull con Air/Aria/Aire allestisce ai Cantieri Navali una riflessione sull’aria come bene comune necessario alla nostra sopravvivenza, senza trascurare il nesso tra inquinamento atmosferico e salute. A Palazzo Trevisan degli Ulivi, l’associazione Pro Helvetia rinnova l’appuntamento con «Salon Suisse», il programma collaterale ufficiale che include cicli di conferenze e manifestazioni culturali «Bodily Encounters», parallele al Padiglione svizzero, mentre l’Espace Louis Vuitton in calle del Ridotto propone «Charlotte Perriand and I. Converging designs by Frank Gehry and Charlotte Perriand».
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