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Lidia Panzeri
Leggi i suoi articoliMilano e Venezia. Conto alla rovescia per l’inaugurazione della nuova sede milanese della Fondazione Prada, in largo Isacco, periferia sud di Milano. Un complesso edilizio di 19mila mq, di cui 11mila ad area espositiva, in una zona industriale dismessa, in cui gli edifici preesistenti interagiscono con quelli di nuova costruzione, progettati da Rem Koolhaas.
Oggi è stato comunicato il programma dell’inaugurazione, alla grande, il 9 maggio (anteprima dal 2 all’8, in tempo per Expo) con installazione site specific di Robert Gober e Thomas Demand e supervisione filmica tra documentario e rivisitazione delle propria carriera di Roman Polanski.
La sorpresa, però, è altra e coinvolge sia la nuova sede di Milano sia quella di Ca’ Corner della Regina a Venezia. La mostra, anzi, le mostre, d’esordio, infatti, sono affidate a Salvatore Settis, coadiuvato da Anna Anguissola e Davide Gasparotto. «Serial Classic», il titolo dell'appuntamento meneghino, «Portable Classic» di quello veneziano.
Apertura dal 9 maggio e fino al 24 agosto, a Milano; fino al 13 settembre a Venezia.
La statuaria classica greca e poi romana come punto di riferimento, spesso attraverso le copie che ne sono rimaste, una volta perduto l’originale. Serial, appunto, senza che questo abbia il significato di una diminuzione, anzi per fortuna, altrimenti non avremmo avuto testimonianza del «Discobolo» o della «Venere accovacciata». In tutto 70 esemplari.
E ancora la statua come passione collezionista, magari ridotta di dimensioni: «Portable», appunto. È il caso dell’Ercole Farnese di cui a Ca’ Corner della Regina sono esposte, diverse riproduzioni, in scala da 20 a 150, realizzate in bronzo o in terracotta. Una passione soprattutto rinascimentale come dimostrano i vari ritratti di collezionisti dovuti a Lotto o Tintoretto o Bernardino Licinio, ognuno con il suo trofeo ben stretto nel pugno.
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